La Capitale è pronta a quattro giorni di tensione, a partire da oggi che c’è lo sciopero dei taxi. Domani e dopodomani le celebrazioni dei Trattati di Roma. E domenica come se non bastasse il blocco ‘ecologico’ delle auto.
Nonostante questo Virginia Raggi, sindaca di Roma, è in vacanza a sciare sull’Alpe di Siusi. A parte quanto sottolineato gli impegni della settimana erano di un certo rilievo. Oltre alle due sedute riguardanti le vicende giudiziarie dell’amministrazione capitolina, e lo stadio della Roma, oggi la sindaca avrebbe dovuto partecipare alla commemorazione dell’eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine, dove 73 anni fa furono trucidate 335 persone.
La prima cittadina ha mancato di una sensibilità civica nei confronti della comunità che rappresenta, molto legata a questo lontano massacro. Assente ingiustificata riguardo la protesta dei tassisti che oggi paralizzerà la città.
Assenza immotivata anche sull’organizzazione di una giornata importante per Roma chiamata a ospitare il mondo per i ‘Trattati di Roma’. Questo, oltretutto, avviene a poche ore di distanza dall’attentato di Londra, con tutto quello che ne consegue a livello psicologico per i cittadini della Capitale.
Ovviamente le sfugge anche l’impatto che una giornata di stop ecologico potrà avere sui cittadini che non potranno recarsi ‘fuori porta’ dopo il blocco della città imposto dallo sciopero dei taxi, e dai motivi di sicurezza per gli ospiti internazionali presenti per la sessantesima ricorrenza dei Trattati di Roma.
Era opportuno, ci chiediamo, far coincidere la sua settimana bianca a ridosso di questi importanti eventi che erano prevedibilissimi. Si sapeva che il 25 marzo 2017 avremmo festeggiato il sessantennio dei trattati di Roma; ed è dalla fine della guerra in poi che i sindaci a Roma vanno a onorare la memoria delle vittime delle Fosse Ardeatine.
La domanda è spontanea: ‘La sindaca Raggi ci è o ci fa?’