Trasformare le caserme dismesse dell’Alto Adige in edifici sostenibili e aperti al territorio: con questo scopo è stato firmato a Torino un accordo tra ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Provincia autonoma di Bolzano, Politecnico di Torino e Libera Università di Bolzano. La collaborazione intende essere un’azione pilota, replicabile su scala nazionale, a partire dal Piemonte, “dove esiste già – ha spiegato Paolo Mellano, architetto docente al Politecnico di Torino – una convenzione con il Politecnico di Torino, che ha prodotto i primi studi in ambito didattico, con i contributi progettuali degli studenti, per la riqualificazione di alcuni edifici militari torinesi in residenze universitarie, housing sociale eco-housing, servizi alle persone e alle imprese, attività culturali, parcheggi, verde pubblico”.
Il ministero, com’è stato sottolineato nell’incontro al Castello del Valentino, considera di primaria importanza la riqualificazione delle infrastrutture militari e in questa direzione vanno il protocollo d’intesa e gli accordi di programma già sottoscritti tra ministero, Agenzia del demanio e Provincia autonoma di Bolzano, per la ristrutturazione e la razionalizzazione delle caserme dell’Esercito sul territorio, anche in ottica di sostenibilità ambientale e di risposta alle esigenze del tessuto urbanistico dei comuni altoatesini. L’accordo di oggi si arricchisce del contributo del Politecnico di Torino, in particolare del dipartimento di Architettura e Design, e dell’Università di Bolzano, per definire un’attività di studio e ricerca. “Un incontro a Bolzano ai primi di maggio – ha spiegato il professor Mellano – sarà organizzato per valutare con Provincia e Comuni le priorità di studio, tenendo conto che si tratta spesso di aree centrali, servite bene dai mezzi pubblici, che potrebbero assumere importanti valenze per la socializzazione”. A firmare l’accordo sono stati il direttore della Direzione dei lavori del Demanio, generale di divisione Massimo Scala, il rettore del POlitecnico di Torino, Marco Gilli, il rettore della Libera Università di Bolzano, Paolo Lugli, il vicesegretario generale della Provincia autonoma di Bolzano, Thomas Mathà, e la direttrice dell’Agenzia del Demanio del Trentino Alto Adige, Rosalia Cannada Bartoli. Presenti anche il segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli Armamenti, generale Carlo Magrassi, il comandante delle Truppe alpine, generale Federico Bonato, e il vicesindaco di Torino, Guido Montanari.