Ue: Commissione contro irregolarita’ siti comparazione viaggi

La Commissione europea e le autorita’ nazionali di protezione dei consumatori hanno deciso di muoversi contro le irregolarita’ commesse dai siti internet di comparazione dei prezzi e di prenotazione di viaggi. In un’inchiesta condotta su 252 siti che offrono tra l’altro camere di alberghi, biglietti aerei e noleggio auto, l’esecutivo comunitario ha riscontrato 235 casi considerati “inattendibili” in termini di informazioni sui prezzi, i due terzi di quelli controllati. “Internet fornisce ai consumatori molte informazioni per preparare, paragonare e prenotare le loro vacanze”, ha spiegato la commissaria responsabile per i consumatori Vera Jourova. Ma “se i prezzi non sono trasparenti, questi siti web ingannano i consumatori” e violano le regole europee che dovrebbero rispettare “come un’agenzia di viaggio”. Secondo l’indagine condotta da Commissione e autorita’ nazionali, in un terzo dei casi il primo prezzo che compare in questi siti non corrisponde a quello finale. In un quinto dei casi, le offerte promozionali non erano realmente disponibili. In quasi un terzo dei casi, il prezzo totale o il modo in cui viene calcolato non e’ chiaro. In un quarto dei casi, i siti web non specificano che “l’ultima camera disponibile” di un hotel vale solo per il loro sito.

L’indagine della Commissione e delle autorita’ nazionale di protezione dei consumatori e’ stata condotta in 28 paesi – 26 Stati membri dell’Ue, piu’ Norvegia e Islanda – e si e’ incentrata sui siti che offrono comparazione di prezzi, principalmente nel settore dei viaggi: stanze di albergo e altri alloggi, biglietti di aerei, barche, treni e bus, autonoleggio, o pacchetti turistici. L’indagine ha rivelato che nel 22,7% dei casi i siti danno informazioni limitate sull’identita’ del fornitore del servizio (nome e indirizzo della societa’), mentre nel 4% non c’e’ alcuna informazione. Nel 21,3% la Commissione ha individuato delle irregolarita’ dei pareri che vengono dati dai consumatori. Le autorita’ nazionali di protezione dei consumatori ora contatteranno i 235 siti che presentano irregolarita’ per chiedere di correggere le loro pratiche. Se non si adegueranno, potranno avviare procedure amministrative o legali. “I consumatori meritano la stessa protezione online che offline”, ha detto Jourova.

Circa Luca Teolato

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