Mentre Donald Trump annunciava di aver inviato contro la Corea del Nord “un’ARMADA molto potente”, in realtà il gruppo d’attacco navale guidato dalla portaerei Uss Carl Vinson navigava ancora in direzione opposta. E’ quanto hanno dovuto ammettere dal Pentagono dopo che il sito Defense News ha pubblicato una foto, originariamente postata dalla stessa Navy americana, che mostra la Carl Vinson mentre, sabato scorso, attraversa il Sunda Strait, tra le isole di Java e Sumatra. Vale a dire ancora a 5400 chilometri dalla penisola coreana, mentre il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, già quattro giorni prima parlava della sua missione nel Mar del Giappone. Insomma, l’intera vicenda della portaerei, che lo scorso 8 aprile ha cancellato il viaggio verso l’Australia per dirigersi verso la penisola coreana innescando un’escalation di tensione con Pyongyang, ora è al centro di nuove polemiche e critiche al modo in cui l’amministrazione Trump gestisce la comunicazione ed il rapporto con la verità dei fatti. Di fronte alle domande riguardo alla confusione sui tempistica dell’invio della portaerei la Casa Bianca si è difesa affermando di aver commentato quanto riportato dal Pentagono che da parte sua ha dichiarato che “ora la nave si sta muovendo verso il Pacifico occidentale, si sarebbe dovuto comunicare questo in modo più chiaro e rapido”.
Lontani dai microfoni, riporta il New York Times, infatti molti ufficiali esprimono stupore per il fatto che il Pentagono non abbia riferito immediatamente che la portaerei navigava verso la Corea con tempi molto più lenti di quanto le parole del presidente Trump avevano fatto immaginare. Soprattutto considerate le forti tensioni nella regione e il fatto che non solo Spicer ma anche il consigliere per la Sicurezza Nazionale, H.R. McMaster, hanno fatto dichiarazioni pubbliche dalle quali appariva che la Carl Vinson fosse molto più vicina dalla penisola coreana di quanto effettivamente fosse.