L’allarme del Centro di Controllo e Prevenzione delle malattie di Atlanta che colloca l’Italia come paese ‘a rischio salute’ per i diversi contagi di morbillo, cade sul nostro paese proprio alla vigilia della visita del premier Paolo Gentiloni alla Casa Bianca dove domani incontrerà per la prima volta Donald Trump.
La nota delle autorità sanitarie Usa che invita i cittadini in partenza a seguire tutte le misure precauzionali, comprese le vaccinazioni, può diventare una doccia fredda sul turismo ma anche sull’intera immagine del paese che lotta per uscire dalla crisi. Insieme a Belgio e Romania, l’Italia è il paese che in Europa ha fatto registrare nel 2017 il maggior numero di casi di contagio che supererebbero del 230% il livello del 2016. Anche la California nel 2015 ha riscontrato un fenomeno simile, dovuto in particolare al calo delle vaccinazioni.
Alla fine di marzo da Ginevra l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in guardia contro il progresso delle epidemie che minaccerebbero l’eliminazione definitiva di questo morbo. Stando all’agenzia delle Nazioni Unite l’uso dei vaccini, solo tra il 2000 e il 2015 avrebbe evitato una morte sicura per 20,3 milioni di persone che equivale ad un drastico calo del 79% a livello mondiale. Pesa nella valutazione della ‘nota’ emessa dal Centro di Atlanta il numero dei 1.333 casi registrati e l’aggiunta che il 33% di questi ha avuto complicazioni. Il bollo di ‘paese a rischio contagio’ non giova anche se l’allarme è di tipo ‘verde’, considerato il più basso come pericolosità, ma certo può incidere sui movimenti dei visitatori americani che scelgono proprio la primavera per attraversare l’atlantico e disperdersi tra le bellezze della penisola.
Le polemiche che in molti casi sono scoppiate intorno ai vaccini e ne hanno provocato la riduzione rischia adesso di consentire al morbo contagioso di rialzare la testa.