Andare al lavoro in bici dimezza il rischio di cancro e di malattie vascolari

Per un italiano su tre la bicicletta è, almeno nelle intenzioni, il mezzo preferito per spostarsi. Il motivo per cui gli italiani preferiscono la bici? Non inquina e fa bene alla salute, non costa nulla, è divertente, libera la città e le campagne da auto e inquinamento.

Gli scienziati che da anni studiano i benefici della bicicletta sul nostro cervello, sono concordi: pedalare abbassa lo stress e diminuisce la depressione. In una parola, regala felicità.

Un’ora di bicicletta fa bruciare fino 500 calorie. Secondo una ricerca pubblicata su Archives of Internal Medicine, che studiava gli effetti benefici della bicicletta su donne in premenopausa in sovrappeso, un’ora di bicicletta, più volte alla settimana, ha effetti dimagranti.

 Diversi studi provano che la bicicletta è utile per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e ne evita il peggioramento negli anziani. Il ciclismo, infatti, è uno sport di resistenza e pedalare rafforza gradualmente non solo il cuore ma anche la ventilazione polmonare.

A differenza della corsa, il ciclismo è un sport a basso impatto: pedalando, non esercitiamo pressioni sulle articolazioni degli arti inferiori. Ecco perché è indicato per le ginocchia. Inoltre, come riporta una ricerca francesce pubblicata su Journal of Electromyography and Kinesiology, effettuata su chi pratica mountain bike, rafforza tutti i muscoli delle gambe. Concludendo: chi va in bici migliora il metabolismo muscolare a vantaggio soprattutto di glutei, cosce e polpacci. Non solo. Rafforza anche i muscoli e le ossa della zona dorsale, quindi anche la schiena ne riceve benefici.

I ciclisti, nonostante la fatica che possono sopportare in lunghe e pendenti arrampicate, hanno maggior energia: secondo uno studio dell’Università della Georgia i livelli di energia di chi va in bici a ritmo moderato per almeno 3 volte a settimana, migliorano del 20%, mentre diminuisce l’affaticamento del 65%.

La bicicletta può essere pericolosa, soprattutto in città, a causa degli incidenti stradali e dell’inquinamento. Nel 2010, negli Stati Uniti, quasi 800 ciclisti sono stati uccisi e 515.000 sono finiti al pronto soccorso. Che fare? In primis, indossare un casco omolgato e della misura giusta.

Secondo un recente studio pubblicato dalla Commissione economica per l’Europa dell’Onu (Unece) e dall’Ufficio regionale Oms per l’Europa, se le maggiori città europee investissero nelle due ruote e quindi nel ‘trasporto verde e sano’, oltre 76.600 persone potrebbero trovare lavoro (nella vendita al dettaglio di biciclette, nella manutenzione, nella fornitura di abbigliamento e accessori per ciclisti). Inoltre si potrebbero salvare circa 10 mila vite. Se Roma adottasse lo stesso modello di bike sharing di Copenaghen (città leader in Europa con il 26% del trasporto in città su due ruote) potrebbero crearsi oltre 3.200 nuovi posti di lavoro e si potrebbero salvare 154 vite in un anno.

L’inattività fisica e lo smog sono tra i principali fattori associati alle morti in Europa: 500 mila ogni anno. L’utilizzo diffuso della bicicletta potrebbe essere la soluzione.

I ricercatori dell’Università di Glasgow hanno scoperto i benefici delle due ruote: hanno incrociato le risposte a un questionario sui mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l’ufficio con i dati sulle malattie, i ricoveri ospedalieri  e la mortalità di 264.377 inglesi con un’età media di 53 anni. Come era prevedibile muoversi, a piedi o in bici, è più salutare che prendere autobus, metropolitana, o automobile. Ma i ciclisti hanno i vantaggi maggiori: salire in sella tutti i giorni riduce il rischio di cancro del 45 per cento e di malattie cardiovascolari del 46 per cento. Le due ruote battono quindi le due gambe. Perché andando a piedi si riduce la possibilità del  27 il pericolo di sviluppare malattie cardiovascolari e del 36 per cento di morire a causa di queste.

Lo studio, pubblicato sul Bmj, è un invito esplicito a iniziare a pedalare e più si pedala, meglio è. I ricercatori sono consapevoli che come per tutti gli osservazionali non è possibile stabilire con certezza un rapporto tra causa ed effetto. Nonostante ciò però si sentono in diritto di dare qualche consiglio ai sindaci delle grandi città: ‘La salute della popolazione può migliorare grazie a interventi che incoraggino i pendolari a muoversi, soprattutto in bicicletta, come la creazione di piste ciclabili e sistemi per affittare le bici, rendendo anche più facile portare la bicicletta sull’autobus’.

Perché la bicicletta è un vero toccasana: chi alterna il sistema di trasporto attivo, bici o camminata, a quello passivo su quattro ruote ottiene vantaggi sulla salute solamente però quando il trasporto attivo consiste nel salire in sella ad una bici.

I risultati di questo studio sono un chiaro invito ai politici per intraprendere iniziative a favore del pendolarismo attivo che ha il potere di di migliorare la salute pubblica prevenendo comuni e costose malattie non trasmissibili.  Un cambio dalla macchina a sistemi più attivi di viaggio può anche ridurre il traffico nei centri cittadini congestionati ed abbassare i livelli di inquinamento, con ulteriori vantaggi per la salute.

Moreno Manzi

 

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