Gabriele Cirilli ” Tale e quale a me”: chiusura sensazionale della tournée teatrale nazionale

Dopo il grande successo riscosso in tutta la penisola, il bravissimo Gabriele Cirilli ha concluso il tour teatrale del suo spettacolo “Tale e quale..a me!” con la data di giovedì scorso 20 aprile a Roma, al Teatro Brancaccio, là dove molta della sua fortuna artistica è iniziata molti anni fa, prima del debutto in Tv con Zelig a Milano e i suoi primi fortunati personaggi come” Krusca”, col suo tormentone: ”Chi è Tatiana?!!?”Da qui il trionfo televisivo e una carrellata di personaggi infinita hanno costellato la fortunata carriera del comico di Sulmona, e tutto questo e molto di più è il fulcro di “Tale e quale..a me!” il divertentissimo spettacolo in cui Cirilli ha voluto letteralmente mettere tutto se stesso: l’inizio della carriera tra Roma e Milano, gli esilaranti racconti delle tradizioni familiari, la vita quotidiana nella grande città, i ricordi dell’ infanzia a Sulmona, la sua famiglia, il lato privato e intimo rappresentato dal rapporto con la madre e la moglie, cui dedica una lettera d’amore dolcissima che commuove anche i cuori più duri.Massimo afflusso di pubblico nel teatro romano e vastissimi consensi per la sua performance che chiude egregiamente il tour.
Una celebre teoria sostiene che per ciascuno di noi ci sarebbero in giro per il mondo, sette sosia identici: da questo presupposto il camaleontico attore, coadiuvato da Maria De Luca e Carlo Negri, ha scritto questo entusiasmante spettacolo in cui accompagna il pubblico in un percorso a ritroso lungo la sua vita e la sua carriera. Dal programma Seven Show a Zelig, da Un Medico in Famiglia a Ballando con le stelle, dal Talent di Rai 1 Tale e Quale show fino al Palco dell’Ariston, dove è stato ospite nel 2015 al Festival di Sanremo, il comico di Sulmona ne ha fatta tanta di strada, dimostrandosi un vero mattatore ed uno degli artisti della risata più dotati attualmente in circolazione, e questo spettacolo ne è l’ennesima dimostrazione.
In un’epoca in cui dietro un hashtag si nascondono mondi infiniti e pezzi di vita, il comico apre il suo “hashtag” al suo pubblico, sul palcoscenico, che è l’unico luogo in cui riesce ad essere, fino in fondo, tale e quale a se stesso. E dopo aver fatto la serenata al suo pubblico si fa persino un selfie con tutti i romani accorsi per vederlo.Tra monologhi, flashback e numerosi momenti che fanno appello al meglio del varietà classico Cirilli fa ridere di gusto un Teatro Brancaccio stracolmo di spettatori che si divertono dall’ inizio alla fine grazie alla schiettezza e alla comicità genuina, spontanea e mai volgare.
Cirilli rende tutti partecipi del suo vissuto, così che il pubblico non può che sorridere e provare una fortissima empatia per lui, riconoscendosi nei mille volti dei suoi personaggi e negli episodi della sua vita quotidiana così tanto vicini alla vita di ognuno di noi (esilaranti l’aneddoto sulla bolletta e il call center, le colazioni in famiglia della tv vs la realtà, i ricordi infantili e le digressioni sui dialetti che ricordano Proietti).
Un vero e proprio one-man show in cui il “surreale e trasformista” Cirilli, oltre a narrare se stesso, si tramuta anche nei tanti personaggi che hanno caratterizzato la sua carriera artistica, e soprattutto in quelli interpretati durante la sua recente partecipazione allo show televisivo Rai, condotto da Carlo Conti “Tale e quale show” che gli ha regalato l’immensa popolarità presso il grande pubblico. In scena infatti “vediamo sfilare” Pavarotti, Bennato, Romina e Al Bano, Wanda Osiris, Ligabue, Celia Cruz e tantissimi altri personaggi famosi, tutti interpretati con immensa ironia dal vulcanico comico di Zelig, che conscio di non essere un imitatore, riesce però benissimo a veicolare l’essenza e personalità di ciascuno di essi. Ne risulta uno spettacolo scoppiettante e vario, che mette alla berlina i vizi e le nevrosi del nostro tempo attraverso una comicità popolare, ma mai scontata e banale. Lo show è arricchito anche da bellissime performance di canto in cui Cirilli, con la sua immensa voce tenorile dà prova di grande talento, su tutte si fanno ricordare “un amore così grande” che dedica al suo pubblico (che accoglie i suoi vocalizzi con scroscianti applausi) e l’interpretazione/imitazione perfetta dei tre ”tenorini” pop, della formazione musicale “Il volo”.
A fine show Cirilli accontenta il suo pubblico più affezionato ricordando l’amatissima ” Tatiana”, cui sono dedicate le surreali e bellissime battute al vetriolo che hanno reso Cirilli famoso, come: “Tatiana è la mia amica grassa, ma così grassa, che se si veste di giallo, il sole fa: vabbeh quand’è così Io me ne vado!”
Gabriele Cirilli dona così al suo pubblico con “Tale e quale a me “un’autentica prova di bravura.
Alla fine dello spettacolo gli spettatori sono usciti dal teatro portandosi a casa un sorriso che è sicuramente durato a lungo. Il suo segreto credo, se mai se ne possa individuare uno, è proprio racchiuso in questa “gioisa spontaneità” quasi infantile che trasmette, lui il comico «che vuole tornà bambino», crea col suo pubblico un legame basato sull’ empatia regalando anche piccoli e delicati momenti di sentimento che danno profondità al suo racconto teatrale. Attraverso la risata Cirilli come hanno fatto i grandi comici prima di lui, sdrammatizza con leggerezza le piccole grandi idiosincrasie del quotidiano, aiutandoci in tempi così difficili a fare quello che già invitava a fare l’immenso Italo Calvino:” Prendete la vita con leggerezza, che la leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.

Valentina Franci

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