Il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha disposto con decreto l’ammissione di Alitalia all’amministrazione straordinaria in base al decreto legge Marzano. Con il decreto di ammissione di Alitalia all’amministrazione straordinaria è stato nominato un collegio commissariale composto da Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.
‘Per Alitalia siamo ad un nuovo inizio’, ha detto il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, intervistato da Cnn International: ‘Abbiamo nominato tre commissari e garantito liquidità per altri sei mesi in cui i voli continueranno. Alitalia ha asset di valore in termini di capitale umano e rotte che possono rappresentare un nuovo inizio, possibilmente con altri partner’.
L’ex direttore generale della Rai, il commissario dell’Ilva e l’esperto di trasporto aereo. E’ questa la troika scelta dal Governo per guidare l’Alitalia in amministrazione straordinaria.
Ecco di seguito i profili dei tre commissari scelti per gestire la compagnia nei prossimi mesi.
LUIGI GUBITOSI – Napoletano, classe 1961, Gubitosi è già in Alitalia dal 15 marzo scorso, quando il cda della compagnia lo ha cooptato come membro del consiglio e lo ha designato come presidente esecutivo per guidare il rilancio. Nomina però mai avvenuta, essendo stata vincolata al finanziamento del piano che però è stato bloccato dall’esito del referendum: ora anziché guidare la ‘fase due’, Gubitosi gestirà l’amministrazione straordinaria.
ENRICO LAGHI – Romano, classe 1969, Laghi è dal 2015 commissario straordinario di Ilva, insieme a Piero Gnudi e Corrado Carrubba. Laghi è anche già a piena conoscenza delle attuali difficoltà di Alitalia grazie all’attività svolta in questi mesi, da quando la questione è diventata di attenzione del Governo, avendo ricoperto il ruolo di presidente di Midco e membro del cda di Cai. Per evitare qualsiasi, anche potenziale, conflitto di interesse, Laghi sarebbe pronto a dimettersi dalle cariche in Midco, CAI e Unicredit. Allo stesso modo, Laghi valuterà nel più breve tempo possibile di rimettere gli incarichi che non gli consentissero di dedicare la massima attenzione e impegno al suo ruolo in Alitalia. Dottore commercialista e revisore contabile, Laghi è professore ordinario di economia aziendale e presidente del corso di laurea magistrale in Economia Aziendale presso l’Università La Sapienza di Roma.
STEFANO PALEARI – Milanese, classe 1965, Paleari, ingegnere e docente universitario, porta in Alitalia la sua esperienza in campo accademico. Ex presidente della Conferenza dei Rettori italiani (dal 2013 al 2015) è stato anche scelto per guidare il comitato per Human Technopole di prossima costituzione per l’area post Expo. Attualmente professore ordinario di Analisi dei Sistemi Finanziari presso l’Università di Bergamo, Paleari è stato anche rettore dell’Università di Bergamo dal 2009 al 2015. Laureato con Lode in ingegneria nucleare presso il Politecnico di Milano nel 1990, nel 1996 è stato ricercatore in ingegneria gestionale presso l’Università di Bergamo per poi essere nominato nel 1998 professore associato in Economia ed Organizzazione Aziendale presso il Politecnico.
Il prestito ponte per Alitalia sarà di 600 milioni di euro per sei mesi, ha detto il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda: ‘Questi 600 milioni di prestito ponte da parte dello Stato sono il massimo che oggi sia possibile prevedere e fare’.
Calenda al termine del cdm dicendo che il mandato ai commissari è molto chiaro: nel giro breve tempo dovranno aprire a potenziali acquirenti, cercando da un lato di avere servizi, rotte e personale in un regime il più possibile di garanzia e dall’altro di far spendere meno possibile soldi pubblici.
La nostra azione è mirata a lavorare su un piano industriale per permettere ad Alitalia di trovare soci capaci di investire e sanare debolezze storiche che non dipendono dalla presenza delle low cost ma strategie sbagliate sul mercato che è continuato a crescere, ha detto il ministro Graziano Delrio al termine cdm: ‘Siamo convinti che il mercato potrà trovare investitori interessati e lo Stato farà la sua parte’.
‘Abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per supportare Alitalia in qualità di azionista di minoranza, ma è chiaro che la compagnia ha bisogno di una ristrutturazione profonda e su vasta scala per sopravvivere e crescere in futuro”‘, afferma James Hogan, numero uno di Etihad in una nota, precisando che senza il supporto di tutti gli stakeholder a questo processo di ristrutturazione, non potremo continuare ad investire. Per questo, appoggiamo la decisione del cda di richiedere l’ammissione all’amministrazione straordinaria.
La strategia inizialmente sviluppata da Alitalia all’epoca dell’investimento di Etihad e implementata dal 2015 ha portato a miglioramenti significativi, ha detto in una nota il Ceo e presidente di Etihad James Hogan, ed i nostri investimenti, insieme a quelli degli altri azionisti, hanno aiutato a proteggere migliaia di posti di lavoro negli ultimi tre anni. E precisa che ‘l’Italia rimane per noi un mercato importante, e continueremo a lavorare con Alitalia come partner commerciale, in aggiunta alla nostra presenza diretta in Italia’.