I Boko Haram hanno liberato 82 delle centinaia di studentesse rapite nell’aprile 2014 a Chibok, nel nord-est della Nigeria. Secondo fonti citate dalla stampa locale, la liberazione arriva dopo intensi negoziati tra il gruppo islamico e il governo federale.
Le liceali, portate via dai miliziani jihadisti con la violenza mentre erano a scuola, sono state rilasciate vicino alla frontiera tra il Camerun e la Nigeria. Ora si trovano a Banki, nello stato nord-orientale di Borno, roccaforte di Boko Haram. Saranno sottoposte a controlli medici prima di essere trasferite a Maiduguri, capitale del Borno. Da qui verranno portate in un luogo sicuro ed interrogate dalla polizia prima di essere riconsegnate alle loro famiglie. La maggioranza delle ragazze rapite erano cristiane (la Nigeria è sostanzialmente spaccata in due dal punto di vista religioso tra il Nord musulmano e il Sud cristiano) ma vennero costrette in alcuni casi a convertirsi e a sposare i loro carnefici.
Il 14 aprile del 2014 i Boko Haram rapirono ben 276 studentesse. Alcune sono state liberate nel corso di questi 3 anni, in piccoli gruppi. Dopo il rilascio di oggi – il più consistente – restano ancora oltre cento ragazze sequestrate. 195 erano – secondo la Bbc – quelle ancora nella mani dei terroristi fino ad oggi. La tragedia era stata all’origine di un movimento mondiale: ‘Bring Back Our Girls’ chiedeva, e chiede ancora, la libertà per le liceali nigeriane.