‘Romaeuropa festival’: ‘I cento giorni del Festival più eclettico e cosmopolita d’Italia’

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Barbara Lalle il seguente articolo:

‘Romaeuropa Festival’, cento giorni di arte e cultura da tutto il mondo per la 32esima edizione, che si svolgerà a Roma dal 20 settembre al 2 dicembre, con più di 300 artisti provenienti da 32 Paesi in un ricco calendario di eventi e spettacoli no stop in giro per la città.

‘Where are we now?’, è titolo di questa nuova edizione. ‘Abbiamo formulato una domanda come titolo del REf17 perché interrogarsi, in questo momento, ci sembra la scelta più consona alla condizione che stiamo vivendo’,  dice Fabrizio Grifasi, Direttore Generale e Artistico della ‘Fondazione Romaeuropa’ presieduta da Monique Veaute: ‘Le opere degli artisti compongono una mappa del presente, fragile come il castello di carte della nostra immagine di quest’anno ma non per questo meno ambiziosa, e si collocano oltre le categorizzazioni estetiche e di genere inserendosi in una geografia concettuale che si costruisce e si disfa secondo la forza delle interpretazioni’.

79 progetti con 60 spettacoli oltre a mostre, installazioni, convegni e percorsi di formazione; 174 repliche in 24 diversi luoghi, per un totale di 57.600 posti di spettacolo in vendita; 7 prime assolute, 32 programmi internazionali. Giunto alla sua 32esima edizione e definito da Les Echos come: ‘Un festival internazionale che sospinge senza sosta i confini dell’arte’, Romaeuropa convoca dal 20 settembre al 2 dicembre un battaglione di oltre trecento artisti provenienti da 32 Paesi.

Da Sasha Waltz a Dada Masilo, da Sidi Larbi Cherkaoui a Jan Fabre, da Jeff Mills con Tony Allen a Carl Craig con Francesco Tristano passando per Marco Paolini con Mario Brunello e Frankie hi-nrg, The Holy Body Tattoo con Godspeed You! Black Emperor, Ascanio Celestini, CollettivO CineticO, Muta Imago, Alessandro Baricco con Dario Voltolini e Nicola Tescari, Roberto Herlitzka, Pippo Delbono al fianco di Alexander Balanescu, Petra Magoni, Enzo Avitabile e Piero Corso; 40 artisti per la prima volta in programma tra i quali Julien Gosselin, Dorothée Munyaneza, Rimini Protokoll, Agrupación Señor Serrano, She She Pop con Zeikratzer, Babilonia Teatri, Lisa Ferlazzo Natoli, Biancofango, Industria Indipendente, Dante Antonelli, Azzurra De Gregorio, Giuliano Scarpinato, oltre a ben 6 ensemble orchestrali: star e nuove leve della creazione contemporanea danno vita a un caleidoscopio di forme espressive e rispondono alla domanda Where are we now?, titolo di questa nuova edizione.

Tra i più applauditi alla presentazione del festival in conferenza stampa sono stati Ascanio Celestini e Alessandro  Baricco, già  pluriennali ospiti del Festival.

Ascanio Celestini ci racconta della sua proposta al Ref17. Dopo il passato spettacolo ‘Laika’ presentato in precedenza al festival, ora sta assemblando alcune   storie per costruire una trilogia di racconti sulla periferia: ‘Non perchè sia più importante del centro, ma perchè la periferia è un punto di vista poco preso in considerazione. Una drammaturgia che racconti la periferia non vista come scandalo, per storie di violenza o omicidi,ma storie di vita e di relazioni all’interno di quel posto periferico che è solo il posto in cui vivono’.

Il titolo sarà ‘Pueblo’ di cui ancora  non si sa altro perchè Celestini, ci informa, ci sta ancora lavorando.

Alessandro Baricco, inizia scherzando il suo intervento alla conferenza facendo ridere i presenti: ‘Per me il festival inizia con il primo vero spettacolo che è rappresentato da Fabrizio Grifati, direttore artistico e generale del festival, che riassume il programma’. Continua poi dicendo: ‘Lo spettacolo è per me un mondo lontano anche se da quindici ani ci sono ammesso’.   Lo spettacolo che presenterà, lo definisce ‘non proprio suo’ e nasce da un testo di Dario Voltolini che lo scrittore ha avuto l’intuizione di trasformarlo in suono per un’ora di musica e parole che sarà presentato  ‘Al Macro La Pelanda’.

Romaeuropa Festival 2017 sarà inaugurato il 20 settembre dalla grande coreografa tedesca Sasha Waltz in scena con la prima italiana della sua nuovissima pièce ‘Creation’.

Fondamentale per l’intero percorso il riconoscimento del Parlamento Italiano che a febbraio di quest’anno ha voluto inserire il ‘Romaeuropa Festival’ nella legge per la valorizzazione dei grandi Festival d’interesse nazionale, e la conferma del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di Roma Capitale, della Regione Lazio, insieme al prezioso supporto della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, che sostiene le attività di ‘Romaeuropa’ e la promozione degli artisti del Mediterraneo, e della Rai, che con i suoi canali offre al festival nuove possibilità di approfondimento e divulgazione.

Barbara Lalle

 

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