Iniziano oggi a Taormina i lavori del vertice del G7 che riunisce per due giorni nella localita’ siciliana il premier italiano Paolo Gentiloni, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il primo ministro del Regno Unito Theresa May, il premier giapponese Shinzo Abe, oltre a Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, rispettivamente presidenti della Commissione e del Consiglio europeo. Ben quattro dei sette leader (Gentiloni, May, Trump, Macron) parteciperanno al vertice per la prima volta. Imponente il dispositivo di sicurezza messo a punto dal Viminale, in un clima reso ancor piu’ incandescente dall’attentato di Manchester e dagli ultimi naufragi dei migranti. Tanti i temi in agenda: dal terrorismo al commercio, dall’immigrazione al clima, fino alla cyber security. Gentiloni ha annunciato ieri, giovedi’ 25 maggio, a Bruxelles che i leader delle sette potenze del mondo sottoscriveranno, su proposta italiana, “una dichiarazione comune contro il terrorismo per ribadire in modo solenne questo impegno da parte dei paesi del G7”. Un altro dossier che l’Italia cerchera’ di porre al centro del summit e’ lo sviluppo economico dell’Africa, requisito essenziale per limitare il flusso di migranti diretti in Europa. Non a caso al vertice sono invitati i leader di Etiopia, Kenya, Nigeria, Niger e Tunisia, oltre ai rappresentanti di Unione africana, Banca africana per lo sviluppo, Nazioni Unite, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Banca mondiale e Fondo monetario internazionale.
L’evento di Taormina fornira’ anche un’occasione per un confronto sui principali dossier di attualita’ internazionale, a partire dalla lotta al terrorismo, in particolare dopo l’attentato di Manchester dello scorso lunedi’, e del vertice Nato di Bruxelles, dove il presidente Usa Trump ha ribadito la necessita’ che tutti i membri “paghino la loro quota” e che l’Alleanza atlantica aderisca alla coalizione contro lo Stato islamico. Un’eventualita’, quest’ultima, particolarmente gradita all’Italia che da tempo richiama l’attenzione degli alleati Nato sul fronte sud. Francia e Germania, invece, mantengono alcune riserve sulla proposta dell’inquilino della Casa Bianca, che piu’ volte nella sua campagna elettorale ha ribadito la necessita’ di riorientare la Nato dalla frontiera est, quindi dalla Russia, verso il sud del Mediterraneo. Il possibile ingresso della Nato nella coalizione, anche se in un ruolo di sostegno e non di combattimento, darebbe una prima attuazione al disegno del presidente Usa.
Il G7 di Taormina rappresenta per Trump anche l’occasione per presentare i temi della sua agenda economica e di sicurezza globale, dai rapporti con la Cina, anche alla luce dell’incontro con il presidente Xi Jinping avvenuto ad inizio aprile, a quelli con la Russia. Trump potrebbe presentare la sua ricetta di espansione dell’economia, in netta controtendenza con la visione dell’Ue a trazione tedesca, emersa soprattutto dopo alcune decisioni adottate in questi mesi. Un esempio sono il piano per la riduzione delle tasse per imprese e persone fisiche, che riguarda l’economia interna, e le misure di maggiore deregolamentazione del sistema bancario, con profonde ripercussioni a livello internazionale, come il congelamento delle norme sui requisiti di capitale bancario (penalizzanti per gli istituti europei, in particolare italiani) tratteggiate nella riforma nota come Basilea 3, frutto del lavoro del Comitato di Basilea che opera sotto il patrocinio della Banca dei regolamenti internazionali.
Il G7, dunque, sembra profilare uno scontro tra due blocchi. Da una parte il presidente Usa Trump, la premier britannica May e probabilmente il premier nipponico Abe. Dall’altra l’asse franco-tedesco rinnovato dopo l’elezione all’Eliseo di Macron e le recenti vittorie della Merkel alle ultime elezioni amministrative. I primi tenteranno di contenere l’attivismo economico della Germania – motore economico dell’Unione europea e sostenitrice della globalizzazione dei mercati – e spingeranno per arginare gli squilibri commerciali che finora hanno favorito grandi paesi esportatori come la Cina. Francesi e tedeschi, invece, sosterranno la necessita’ di tenere aperto il mercato commerciale mondiale e cercheranno per respingere le tendenze “filo-protezioniste” dell’asse britannico-statunitense. Lo scontro potrebbe riguardare anche la questione dei cedimenti climatici, che potrebbe addirittura generare due dichiarazioni separate al G7, nel caso in cui Trump dovesse rifiutare di appoggiare pubblicamente l’accordo sul clima di Parigi. L’Italia, da parte sua, avra’ il difficile compito di mediare tra queste due posizioni.
La cerimonia inaugurale del vertice con la tradizionale foto di famiglia e’ prevista oggi alle ore 11:30 al Teatro greco. Seguira’ una prima sessione di lavoro dalle 12:30 alle 17:15 presso l’Hotel San Domenico di Taormina, fulcro di tutto l’evento. Spazio alle 19 al concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, sempre al Teatro Greco. Alle 20, a fine giornata, i leader ceneranno con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’Hotel Timeo. Domani, sabato 27 maggio, alle ore 8:30 e’ prevista all’Hotel San Domenico la cerimonia di benvenuto ai paesi invitati per la sessione “outreach” e alle Organizzazioni internazionali (Hotel San Domenico). Dopo un sessione di lavoro mattutina e una seconda foto di gruppo, seguira’ poi dalle 11:45 alle 14:30 la terza e ultima sessione dei lavori che dovrebbe, auspicabilmente, portare a una dichiarazione comune. Alle ore 15 e’ prevista infine la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, all’Hotel San Domenico, cui seguiranno le conferenze stampa dei leader G7.