Era il 31 agosto 1997 quando Lady Diana morì. La vita della principessa più amata al mondo si spezzò di colpo a Parigi, quando la Mercedes S280 si schiantò contro il tredicesimo pilastro del tunnel de L’Alma. Da allora in tanti hanno cercato di risolvere il mistero della sua morte, di capire se quel tragico epilogo si sarebbe potuto evitare e soprattutto se, dietro la fine di Diana, ci fosse la mano dei reali d’Inghilterra, decisi ad eliminare un elemento scomodo nella Royal Family.
Per anni si è parlato di complotti, di bugie e persino della mano dei servizi segreti. Oggi però un’inchiesta giornalistica sembra aver svelato tutta la verità sulla morte di Lady Diana. Ad ucciderla non fu un complotto, piuttosto una serie di sfortunati eventi che condussero, uno dopo l’altro, la principessa verso la sua fine. Al centro di tutto la famosa Mercedes S280 che, secondo quanto svela il dossier realizzato da tre giornalisti francesi e diffuso da Oggi, non avrebbe dovuto circolare.
Prima di arrivare all’Hotel Ritz, dove Lady Diana la prese, quell’auto era stata rubata e in seguito ritrovata danneggiata. Ne venne ordinata la rottamazione, ma in realtà la Mercedes tornò nuovamente su strada e, aggiustata da uno sfasciacarrozze, venne acquistata, due anni dopo, daun’agenzia di noleggio che lavorava per il Ritz.
Secondo quanto rivelato dal dossier realizzato dai giornalisti francesi, la pericolosità del mezzo venne evidenziata più di una volta. In particolare Karim Kazi, autista dell’Hotel Ritz affermò che l’auto era poco sicura in frenata e che era facile perderne il controllo quando si trovava ad alte velocità. Queste affermazioni sono state confermate anche da Jean-François Musa, direttore di Etoiles Limousine, la società proprietaria del veicolo, che ha ammesso che la Mercedes doveva essere rottamata, ma questo non avvenne mai. Nonostante i vari allarmi continuò ad essere utilizzata e segnò, tragicamente, il destino di Lady Diana.