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L’Enac ha deciso di sospendere in ”via cautelativa”, la licenza del pilota coinvolto nell’episodio dell’atterraggio di un elicottero sulla spiaggia di Ansedonia,in ”attesa del completamento degli accertamenti avviati”, E’ quanto rende noto l’Ente nazionale per l’aviazione civile.
Ai comandi dell’elicottero, secondo quanto emerso, c’era l’imprenditore Francesco Maria Del Vito Piscicelli, imputato per corruzione nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sugli appalti per il G8.
Ministero Trasporti apre indagine per atterraggio in spiaggia. Il ministero dei Trasporti ha avviato un’ indagine in merito alla vicenda dell’elicottero atterrato su una spiaggia dell’Argentario, per verificare assieme all’Enac se ci sono gli estremi per sospendere o ritirare la licenza al comandante del velivolo. La decisione, secondo quanto si apprende, è stata presa dal sottosegretario Improta.
Elicottero atterra in spiaggia, pilota è Piscicelli. Un elicottero è atterrato in spiaggia, all’Argentario. Autore di un simile azzardo, il pilota Francesco Maria De Vito Piscicelli, l’imprenditore noto alle cronache perché rise la notte del sisma all’Aquila, nel corso di una intercettazione. C’era lui, secondo quanto riporta Il Tirreno, a bordo dell’elicottero atterrato, in barba a tutte le regole, lunedì sulla spiaggia di Ansedonia.
L’imprenditore si sarebbe giustificato dicendo di aver fatto una manovra d’emergenza mentre stava sorvolando il litorale. Il vento soffiava tra i 25 e i 30 nodi. E la giustificazione di Piscicelli sarebbe, quindi, stata il forte vento. Ma per fare quella manovra, spiega Il Tirreno, “l’imprenditore napoletano avrebbe dovuto chiamare l’aeroporto di Grosseto e segnalare, oltre alla sua presenza in cielo, anche quell’atterraggio fuori programma, su una spiaggia che lunedì non era nemmeno deserta”.
“Lui è sceso, e dall’elicottero è scesa anche sua madre, una signora di circa settantacinque anni che lunedì ha sfidato il cielo per pranzare con suo figlio ad Ansedonia. Sono stati i vigili urbani ieri a trovare il cavillo che ha permesso al comando di denunciare Piscicelli: uso improprio del demanio marittimo”, conclude Il Tirreno.
