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La Squadra Mobile di Catania, ha arrestato i nigeriani Doris Osaheruwumen, 28 anni, e Godwin Osariemen, 21 anni, ritenuti responsabili di tratta di persone, di avere esposto migranti a pericolo di vita e di avere agito al fine di reclutare persone da destinare alla prostituzione. La 28enne – rintracciata ad Imola – deve rispondere anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il provvedimento giunge al termine di una articolata attivita’ investigativa coordinata dalla DDA di Catania e dalla Squadra Mobile, dopo l’arrivo il 7 aprile scorso, nel capoluogo etneo, di 432 migranti, a bordo della nave Aquarius di SOS Mediterranee.
Una ragazza ha riferito agli investigatori di essere stata sottoposta a un rito voodoo durante il quale si era impegnata a obbedire alla donna per la quale avrebbe lavorato ed a corrisponderle la somma di 40.000 euro, altrimenti sarebbe morta. La vittima avrebbe iniziato il viaggio nel mese di febbraio dello scorso anno, lasciando Benin City a bordo di un taxi e raggiungendo, poi con mezzi diversi, la Libia dove sarebbe rimasta per circa tre mesi, fino a quando si sarebbe imbarcata su un gommone occupato da numerosi migranti, soccorso in mare dalla Aquarius. La Osaheruwumen in numerose conversazioni registrate poco dopo l’arrivo della ragazza si sarebbe lamentata del fatto che la giovane non avesse ancora abbandonato la struttura dove era stata collocata dalle autorita’ italiane. La 28enne si sarebbe avvalsa della collaborazione dell’altro arrestato, giunto in Italia nel mese di aprile. Osariemen sarebbe stato incaricato di controllare la giovane vittima all’interno del Cara di Mineo e di occuparsi tra l’altro del suo trasferimento a Imola (BO) presso la “madame”.
