Buone notizie per chi beneficerà dell’Ape social, l’anticipo pensionistico previsto per le persone di 63 anni, con almeno 30 anni di anzianità contributiva, che rientrano in categorie socialmente deboli e non sono titolari di alcuna pensione diretta. Trattandosi di una indennità e non di una pensione, l’Ape social usufruisce delle detrazioni e dei crediti d’imposta previsti per i redditi da lavoro dipendente, incluso il bonus di 80 euro non riconosciuto ai pensionati.
L’indennità non è invece compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.