‘Basta inciuci con Renzi e col sostegno alle leggi della sinistra a misura di banche e poteri forti. Basta!’, è il messaggio molto chiaro quello che Giorgia Meloni, dalle colonne di Repubblica, manda a Silvio Berlusconi all’indomani del successo dei ballottaggi: ‘Io voglio vincere. E come me Matteo Salvini e Giovanni Toti: tra noi c’è gioco di squadra. Chi vuole stare dalla parte degli italiani, bene, le porte sono aperte: ma si faccia chiarezza, una volta per tutte’.
A Berlusconi, che lunedì aveva parlato di coalizione moderata e liberale, risponde senza giri di parole: ‘Ancora con questa storia della moderazione? Ma è una categoria che in politica non esiste più. Ad ogni modo, a me le etichette non interessano, interessano i contenuti e vorrei sapere cosa pensa Berlusconi di un referendum abrogativo sullo ius soli, del reddito di infanzia da 400 euro al mese per chi mette al mondo un figlio in condizioni di difficoltà, di un piano per abbassare la tassazione alle imprese che assumono, di stabilire che la nostra Costituzione viene prima delle norme europee, come accade in Germania. Ecco, da queste basi si costruisce una coalizione, non dalle etichette’.
Quanto al nodo delle alleanze la Meloni ribadisce: ‘Le porte sono aperte, più siamo meglio è. Chi ci vuole stare, bene, ma basta perdere tempo, basta coi tatticismi, i leaderismi, gli inciucismi, gli ammiccamenti strani, è il tempo della responsabilità. Le amministrative hanno dato ragione a chi, come noi di Fdi o come Toti, ha lavorato su una proposta di governo credibile’.
Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, sostiene che Silvio Berlusconi strizza l’occhio a Matteo Renzi: ‘Entro metà luglio lancerò un incontro nazionale aperto a tutti quelli che si ritengono parte del centrodestra per parlare di programmi, al di là della leadership che è un tema più di interesse giornalistico’. Interpellato sulle rassicurazioni di Berlusconi circa le sue presunte intenzioni di un accordo con Renzi, Salvini ha quindi risposto con una battuta: ‘Ora sono sereno…’, ha detto sorridendo.
Il presidente di Forza Italia, dopo aver invocato una coalizione ‘moderata e liberale’ vuole rassicurare il potenziale alleato. E a chi gli chiede se strizzi l’occhio a Renzi, come sostiene Salvini, risponde, ai microfoni del Tg1: ‘Sono opinioni di Salvini e non corrispondono al vero. Il centrodestra unito è il primo polo e guardiamo al futuro con fiducia. Ma prima delle prossime elezioni, la priorità è la legge elettorale. Voglio ancora il proporzionale perché quando si parla di maggioritario non si può dire non facciamo la lista unica. Se si va al maggioritario si deve fare la lista unica ma c’è chi dice che non vuole la lista unica ma vuole il maggioritario. A meno che non ci sia un premio alla coalizione ma che ci possa essere è escluso dal Pd’.
Anche Salvini, come la Meloni, è stato chiaro sull’etichetta dei ‘moderati e liberali’: ‘Berlusconi dice moderati e liberali: se fosse popolare come lo è Orban, che difende l’interesse ungherese prima di quello europeo, a me andrebbe benissimo. Il premier ungherese è del Partito popolare però difende i confini, non entra un immigrato, ha difeso la moneta, ha difeso la banca. C’è modo e modo di stare in Europa’.
Moreno Manzi