MILANO. Prima il blitz in consiglio comunale, poi le tensioni con alcuni esponenti dei centri sociali fuori da Palazzo Marino. CasaPound ha protestato per qualche ora, ieri a Milano, contro le mancate dimissioni del sindaco Giuseppe Sala dopo le accuse di falso in atto pubblico e turbativa d’asta in relazione agli appalti Expo. In consiglio, durante la seduta, avrebbero affisso striscioni e lanciato volantini.
Al blitz è seguito lo sgombero dell’aula consiliare, per evitare contestazioni. Fuori dal Palazzo del Comune, gli esponenti del movimento si sono trovati di fronte un gruppo di ragazzi appartenenti a un centro sociale milanese che manifestavano per i migranti: un breve scontro è stato sedato dagli agenti della polizia.
La delegazione di ‘Nessuna Persona è Illegale’ all’interno di Palazzo Marino, la sede del Comune a Milano, è stata aggredita fisicamente da un gruppo di almeno 20 militanti neofascisti incredibilmente presenti nel medesimo corridoio. E’ quanto denuncia il movimento stesso con un comunicato, sottolineando che una sua delegazione era stata invitata dal Capo di Gabinetto del Sindaco di Milano per illustrare i contenuti del presidio di richiesta della residenza organizzato.
In questa occasione, è venuta a scontrarsi con gli esponenti di CasaPound, recatisi in consiglio comunale per una protesta-blitz. Due membri della delegazione sono stati seriamente colpiti e uno di oltre 60 anni è dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso.