Ieri la Commissione europea ha varato un nuovo piano di azione. Il ministro Minniti, che stasera riferirà al Senato e domani sarà al vertice europeo di Tallinn, chiede un incontro urgente in sede europea per rivedere Triton. Intanto è boom di domande di asilo in Italia.
‘Non verranno schierate le truppe alla frontiera’. Rientra la tensione tra Italia e Austria sui migranti. Intanto il premier estone invita gli Stati Ue ad agire insieme. ‘L’Austria non eseguirà alcun controllo ai confini del Brennero al momento e non sta per ricorrere all’impiego dell’esercito nell’immediato’, ha chiarito il cancelliere austriaco Christian Kern dopo le polemiche tra Roma e Vienna dei giorni scorsi sui migranti.
Fonti di Palazzo Chigi prendono atto della correzione di rotta da parte del governo austriaco rispetto all’ipotizzato dispiegamento di uomini e mezzi al confine del Brennero. La collaborazione tra le forze di polizia, sottolineano le stesse fonti, produce ottimi frutti e si basa sul rispetto da entrambe le parti delle regole europee, senza alcun bisogno di truppe o mezzi militari da schierare alla frontiera. Stamattina il premier Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con il Cancelliere austriaco Kern.
L’Italia ha ricevuto quasi 123mila domande d’asilo nel 2016, pari a un aumento del +47% rispetto al 2015. Le 122.960 richieste sono pari al 9,5% del totale Ue. La maggior parte dei richiedenti asilo in Italia sono i nigeriani (22%). E’ quanto emerge dai dati del rapporto annuale dell’Easo, l’Agenzia Ue per l’asilo. La Germania si conferma record con 745.155 domande, pari a un aumento del 58% rispetto all’anno precedente e al 58% delle domande d’asilo complessive nell’Ue.
Le domande di asilo nell’Ue nel 2016 sono state quasi 1,3 milioni, pari a un calo del 7% rispetto al 2015 quando erano state vicine a 1,4 milioni. I principali Paesi che hanno ricevuto le richieste da parte dei migranti sono stati la Germania, l’Italia, la Francia, la Grecia e l’Austria, mentre le nazionalità che più hanno fatto domanda di asilo sono i siriani, gli afghani, gli iracheni, i pachistani e i nigeriani.
La rotta del Mediterraneo centrale ha registrato nel 2016 un numero record di migranti, soprattutto dall’Africa sun Africa subsahariana, occidentale e dal Corno d’Africa, che sono stati individuati mentre passavano illegalmente la frontiera. Si tratta di 181.459 migranti, un aumento del 18% rispetto al 2015. Emerge dal rapporto annuale dell’Easo. Questo ha reso il Mediterraneo centrale la principale rotta d’accesso per i migranti africani verso l’Ue, con l’Italia come il principale punto d’ingresso.
‘La crisi migratoria è la sfida più urgente da affrontare, una sfida che non vediamo da decenni: abbiamo il dovere di assistere in Europa i migranti e aiutarli in questa tragedia’, afferma il premier estone Juri Ratas presentando davanti al Parlamento europeo le priorità della presidenza di turno del Consiglio. Nessuno Stato membro, afferma Ratas, può risolvere la crisi da solo, possiamo rendere l’Europa sicura se agiamo insieme. Domani il tema è sul tavolo del vertice informale dei ministri dell’Interno a Tallinn.
Per evitare il rimpatrio si sono lanciati dall’oblo’ di un mercantile, ma sono stati recuperati da Guardia costiera e Polizia. E’ accaduto ieri pomeriggio alla Spezia: protagonisti due nordafricani che domenica erano stati trovati in un container sbarcato in porto a Genova. Curati erano stati poi affidati al comandante del cargo per il rimpatrio. Ieri, mentre la nave era in fase di attracco, il tentativo di fuga: sono stati presi mentre cercavano di raggiungere l’isola Palmaria. Sono stati nuovamente imbarcati, destinazione Tunisia.