Il produttore di smartphone Xiaomi ha acquisito una serie di brevetti di Nokia, in una mossa che appare propedeutica all’approdo dell’azienda cinese sui mercati occidentali. L’operazione arriva dopo quella che l’anno scorso ha visto Xiaomi comprare 1.500 brevetti di Microsoft.
L’intesa con Nokia, che riguarda anche le licenze d’uso per entrambe le compagnie di brevetti su standard cellulari, arriva in un momento di difficoltà per Xiaomi, un tempo considerata l’astro nascente della telefonia mobile.
La società, soprannominata la “Apple della Cina” per via della somiglianza dei suoi smartphone con gli iPhone, nel 2014 aveva infatti raggiunto in breve tempo il terzo posto nella classifica mondiale di costruttori di smartphone, una posizione che negli ultimi anni ha però perso, superata da altre aziende cinesi come Huawei, Oppo e Lenovo.
Guardando a un’espansione in Europa e in Usa, Xiaomi aveva nominato vicepresidente Hugo Barra, ex manager di Google. La sua uscita dall’azienda orientale, nel gennaio scorso, ha però rallentato la marcia in Occidente. Attualmente, come riporta Bloomberg, Xiaomi punta anche a riconquistare terreno in patria radicandosi sul territorio con mille negozi da inaugurare entro il 2019.