La quarta e ultima giornata del 63. Taormina FilmFest si apre oggi, 9 luglio, con l’omaggio a Isabella Ragonese: alle ore 10 l’attrice presenterà Il primo incarico di Giorgia Cecere, per poi essere protagonista alle ore 12 di una masterclass in cui ripercorrerà la sua carriera. Candidata al David di Donatello, vincitrice di un Nastro d’argento e di un Globo d’oro, Isabella Ragonese è una delle interpreti più versatili e amate del nostro cinema, come hanno dimostrato in questi giorni a Taormina i 5 titoli scelti dal festival per omaggiarla: da Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, che la lanciò nel 2008, a Dieci inverni di Valerio Mieli, dal già citato Il primo incarico ai recentissimi Sole cuore amore di Daniele Vicari e Il padre d’Italia di Fabio Mollo.
Ma, in tema di grandi attrici, domani sarà anche il giorno di Guia Jelo, protagonista assoluta del nuovo film di Aurelio Grimaldi, La divina Dolzèdia, al Taormina FilmFest in anteprima mondiale alle ore 18. Un film che, attraverso la figura di Dolzèdia, prostituta non più giovanissima che continua a dare ‘u’ paradisu’ a clienti di tutte le età e provenienze, rinnova, spiega il regista: la mia ossessione della prostituta come rivelatrice di vera vitalità e umanità; e della sessualità come carica originaria, fonte di passioni, di eccessi, di esplosione di vita. È la mia solita verghian-pasoliniana convinzione che certi presunti diseredati, e le ‘buttane’ in primo luogo, hanno una vitalità e una capacità di fronteggiare la vita che noi ‘borghesi’ ci sogniamo. E io le amo senza riserve. E ne è venuto fuori, come previsto, un film liberissimo, folle come lo sono il regista e la protagonista, allegro ed esagerato, sincero e vitale e, come nessun altro dei miei precedenti film, talmente siciliano che più siciliano di così non si può!“.
Il pomeriggio del festival propone, alle ore 16, Nessuno ci può giudicare di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, che – attraverso la viva voce dei protagonisti di allora e i materiali d’archivio dell’Istituto Luce – ripercorre la stagione dei “musicarelli”: film semplici e di poche pretese che sanno però essere lo specchio di una generazione e anche la cartina di tornasole di un’Italia, quella degli anni 60, destinata a cambiare rapidissimamente.
Alle ore 20.30 La mia Battaglia: più che un documentario, un ‘incontro ravvicinato’, che vede la luce dopo vent’anni di attesa, tra la grande fotografa Letizia Battaglia e Franco Maresco. Palermo: la fotografia, la malattia mentale dell’Ospedale Psichiatrico di via Pindemonte, la vita e la morte, l’amore e la vecchiaia.
A seguire, in anteprima italiana dopo la presentazione in concorso al Festival di Cannes, il film di chiusura di questa 63. edizione, Good Time di Benny e Joshua Safdie, con un sorprendente Robert Pattinson: dopo una rapina andata male, Connie è riuscito a scappare ma suo fratello Nick è stato arrestato. Mentre sta racimolando il denaro per la cauzione del fratello, Connie vede un’altra opzione a sua disposizione: la fuga. Ha inizio così per lui, nel corso di una lunga notte, un’adrenalinica e rocambolesca corsa tra i bassifondi di New York per eludere i suoi inseguitori.
Infine, per i cinefili più nottambuli, alle ore 23 un’ultima proposta d’autore, Dog Eat Dog, firmata dal grande Paul Schrader (American Gigolò, Affliction): la storia di tre ex detenuti, Troy (Nicolas Cage), Diesel (Christopher Mattew Cook) e Mad Dog (Willem Dafoe), che, disperati, accettano la proposta di lavoro di un eccentrico boss della mafia. Ma qualcosa, nel piano perfetto di quell’ultimo colpo va storto…
L’appuntamento quotidiano con ‘Libri in Terrazza’ prevede alle 18.30 presso la Terrazza del Palazzo dei Congressi la presentazione del volume Faccio cose, vedo gente… Le parole del cinema di Giovanni Bogani.
Alle ore 11 presso l’Archivio Storico di Taormina il convegno del Coordinamento dei Festival di Cinema in Sicilia dal tema ‘I festival del cinema: una risorsa per i territori?’
Il Taormina FilmFest, tra i più antichi e prestigiosi del panorama cinematografico italiano, si presenta quest’anno con una veste rinnovata, all’insegna della contaminazione tra le arti, dal cinema alla musica, dal teatro alla letteratura.
Una maratona di cinema italiano e internazionale che punta sulla qualità e l’impegno sociale e culturale, con masterclass, anteprime, proiezioni di documentari patrimonio della cultura siciliana e presenze di grande spessore artistico.
Il gruppo di lavoro del festival è composto da Ninni Panzera (coordinatore), Sino Caracappa e Paolo Signorelli, questi ultimi in rappresentanza dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici).
L’edizione numero 63 del festival di Taormina è organizzata direttamente da Taormina Arte e gode del cofinanziamento di Sensi Contemporanei, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali/Direzione Generale Cinema, dell’Assessorato Regionale al Turismo Sport e Spettacolo/Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo/Sicilia Film Commission, della Città di Taormina e di Messina e della Città Metropolitana di Messina ed inoltre del supporto dell’Anec, dell’Agis, del Comitato di Coordinamento dei Festival Siciliani, delle Università di Messina e Catania, del Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina, del Cral, della Fondazione Albatros, dell’IISS Salvatore Pugliatti di Taormina e della Fondazione Fiumara d’Arte.
Partner privati del festival sono: Coca Cola, Jaguar, Gerardo Sacco Blues & Wine Soul Festival, Compagnia della Bellezza
Partner tecnici del festival sono: Exposistem, Linea Emme, Babilonia, Casa Cuseni, Compagnia Nazionale Danza Storica, Hotel Metropol, PassParTao, Bbanda e Taormina APP.
Partner nel settore Food del festival sono: NonsoloCibus, Pasticceria Lillo Freni, Cannata La Boutique del pane, Steccogelato, Caffè El Negrito, Sibeg, Gicap , Cral Città Metropolitana di Messina ,Qui Conviene, Siculo e Divino e Vaja Beer and Food.