La legge che darebbe la cittadinanza italiana ai bambini nati nel nostro Paese da genitori stranieri (solo se hanno un permesso di soggiorno di almeno 5 anni) e a quelli arrivati prima dei 12 anni, ma dopo un ciclo scolastico, si è arenata e non è chiaro se vedrà mai la luce.
Gentiloni ha dovuto prendere atto che i numeri per approvarla al Senato non c’erano, così ha deciso di rinviare tutto a dopo l’estate.
Questa legge non ha nulla a che fare con coloro che stanno sbarcando sulle nostre coste perchè lo ‘Ius soli’ non li riguarda, non verrebbe applicato a chi sbarca dai gommoni e se anche una di quelle donne è incinta, suo figlio non diventerà italiano perché manca il presupposto della permanenza legale della madre.
Questa legge darebbe invece la cittadinanza a quei bambini che sono nelle nostre scuole, che parlano la nostra lingua, che fanno gli stessi giochi, tifano le stesse squadre e coltivano gli stessi sogni dei nostri figli. Si tratterebbe di integrarli, di evitare di lasciarli ai margini della società, e questo dovrebbe essere un imperativo per tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza.
‘Tenendo conto delle scadenze urgenti non rinviabili in calendario al Senato e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva’, ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni, confermando l’impegno ‘personale e del governo’ ad approvare il ddl sullo ius soli in autunno.
Si tratta comunque di una legge giusta, sottolinea Gentiloni: ‘L’impegno mio personale e del governo per approvarla in autunno rimane’.
Per il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, il presidente del Consiglio ha gestito la vicenda dello ius soli con realismo, buonsenso e rispetto per chi sostiene il suo governo. Apprezziamo molto. Al tempo stesso, ribadiamo che su questo provvedimento abbiamo già detto ‘Sì’ alla Camera e lo stesso faremo al Senato dove una discussione più serena permetterà di migliorare il testo, senza che il dibattito si mescoli alla faticosa gestione dell’emergenza di questi giorni.
Forza Italia apprezza la decisione di Gentiloni di rinviare la discussione sul cosiddetto ius soli. È una scelta capace di rasserenare il clima politico e i lavori in Aula al Senato, già congestionato dalle tante scadenze, dichiara il presidente dei senatori di Fi, Paolo Romani, ma ci auguriamo soprattutto che consentirà alle forze politiche un vero confronto sulle reali priorità ed emergenze del Paese.
Mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, su Facebook parla di prima vittoria, della Lega, che più di tutti si è opposta in Parlamento, ma soprattutto vostra, che in Rete vi siete mobilitati a migliaia! Se ci riproveranno, ci ritroveranno pronti. Grazie e avanti così: stop invasione.
E così affonda la propaganda e riemerge la realtà di questo Pd e di questo governo, commenta il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, dopo l’annuncio di Gentiloni. Per lo ius soli, prosegue, non ci sono le condizioni: ce lo dice nientemeno che il presidente del Consiglio. Ancora una volta a vincere sono le ragioni di una cultura ipocrita e regressiva. Noi continueremo a batterci perché venga approvata al più presto una legge di civiltà.