Acceso il dibattito politico, sia per la rivendicazione della primazia fra Pd e M5S nella paternità della proposta sia per l’opposizione di Forza Italia e altri gruppi di centro al provvedimento. Numerosi i richiami alla supposta incostituzionalità del testo e all’eventualità che la Corte costituzionale lo possa cassare in tutto o in parte.

Alla fine esultano tutti, o quasi. ‘È scacco matto. Non avete neppure la possibilità di lamentarvi, dovete pure far finta che gli piaccia! Perchè lo sappiamo tutti che dentro al Pd il vitalizio se lo vogliono tenere stretto. E oggi lo sentiamo il loro fiatone, il loro affanno nel rincorrerci su un tema che non gli appartiene, che non è nel loro Dna!’, dice il vicepresidente pentastellato della Camera, Luigi Di Maio, nella sua dichiarazione di voto in Aula.

Sui social Beppe Grillo rilancia: ‘La nostra guerra al privilegio non finisce oggi. Ma oggi abbiamo vinto una battaglia fondamentale nel modo migliore possibile. Vi terremo il fiato sul collo fino a quando tutto l’iter non sarà completato, in Senato non vi daremo tregua’.

‘Dicono che l’abolizione dei vitalizi e’ stato un cedimento all’antipolitica, ma Richetti questa cosa l’ha fatta nel 2013. Registriamo comunque una differenza col M5S che parla parla parla, poi non stringe mai. Invece il Pd le cose le fa, la differenza e’ tutta qui’, replica a distanza Matteo Renzi.

‘Noi le cose le facciamo! Oggi la Camera approva l’abolizione dei vitalizi. Grazie a Matteo Richetti per il suo equilibrio e costanza’, gli fa eco su Twitter il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato.