La Corea del Nord torna a minacciare il lancio in tempi brevi di quattro missili Hwasong-12 a 30-40 chilometri dall’isola di Guam, dove gli Stati Uniti mantengono una base militare, come ‘avvertimento’ perché con una persona priva di ragione come Donald Trump sembra che non sia possibile il dialogo, ma che solo la forza assoluta possa funzionare.
Il presidente americano ha espresso opinioni prive di senso, senza cogliere la grave situazione in corso, ha affermato il generale Kim Rak Gyomm, comandante delle forze strategiche nordcoreane, secondo quanto rende noto l’agenzia ufficiale di Pyongyang ‘Kcna’.
Il Giappone ha intanto condannato la minaccia nordcoreana definendola assolutamente inaccettabile, come dichiarato dal portavoce del governo giapponese, Yoshihide Suga, che ha parlato di azioni provocatorie da parte di Pyongyang.
Tokio ha quindi sollecitato la Corea del Nord ad accettare con serietà il deciso avvertimento della comunità internazionale e a rispettare le richieste delle sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ad astenersi da ulteriori provocazioni.
Il Giappone ha rivendicato poi il diritto di intercettare eventuali missili balistici nordcoreani lanciati contro Guam. In Parlamento, il ministro della Difesa Itsunori Onodera ha spiegato che sarebbe consentito colpire un missile diretto verso il territorio americano nel Pacifico, se considerato una minaccia cruciale al Giappone.
La Corea del Sud promette una forte e risoluta reazione, nel caso, aggiungendo che la minaccia di Pyongyang è una sfida seria.
La Corea del Nord ribadisce non solo il proposito di sferrare un attacco contro Guam, ma anticipa pure che sta valutando l’uso ‘in contemporanea’ di 4 missili a raggio intermedio Hwasong-12 per colpire gli asset strategici di Marina e Aeronautica americane. Il piano riassunto dal generale Kim Rak-gyom, a capo dell’unità balistica speciale, prevede la sua completa definizione per metà agosto, con l’esecuzione in ogni momento su ordine del leader Kim Jong-un.