La donna italiana che ha avuto una relazione con Driss Oukabir, componente della cellula terroristica di Barcellona, intervistata dal GR1, ha detto che “una sera mi chiese se ero disposta a convertirmi all’Islam”. “Quando era in Italia, mio ospite, Driss Oukabir mi chiese se fossi disposta ad avvicinarmi alla religione musulmana nel caso la nostra relazione fosse continuata. Io risposi di no, e lui non ebbe reazioni, rimase tranquillo”.
La ragazza, che nel 2014 ha avuto una relazione con uno dei protagonisti della strage, racconta: “Ci siamo conosciuti al porto di Barcellona: ero su una panchina, un senzatetto stava dandomi fastidio. Lui è arrivato, mi ha dato una mano ad allontanarlo ed è iniziata la nostra amicizia”. “Un ragazzo carino, normalissimo, divertente”, lo descrive, “Non sembrava attaccato alla religione, beveva birra, mangiava di tutto”. Nel periodo in cui sono stati assieme lui si era dimostrato molto attaccato alla famiglia “in particolare ad una sorella. Chiamava sempre casa. Del fratello minore invece parlava poco”.
Dopo i fatti di Barcellona la ragazza ha riconosciuto Driss dalle foto sui giornali, anche perché – spiega – le aveva dato un cognome falso. Quando si sono conosciuti Driss era appena arrivato a Barcellona dalla cittadina di Ripoll. Aveva da poco perso il lavoro e nella città capoluogo della Catalogna viveva in una casa presa in affitto con un amico. Soffriva di attacchi d’ansia – racconta ancora la ragazza – e aveva piccoli momenti di tristezza. “In Italia mi diceva che aveva nostalgia di casa”. Scoprire che era lui uno dei membri della cellula terroristica l’ha sorpresa ma precisa: “ho pensato che fosse possibile. E’ passato del tempo e le persone cambiano”.