Uova contaminate, due campioni positivi in Italia

Il caso delle Uova contaminate dall’insetticida Fipronil coinvolge anche due aziende italiane, ma a Milano è stata sequestrata anche una piccola partita di omelette surgelate provenienti dalla Germania e risultate prodotte con Uovacontaminate. Oltre un centinaio di confezioni erano già state vendute. I due campioni “positivi” ai controlli sono stati trovati in un centro di imballaggio nelle Marche e in un laboratorio artigianale di pasta nel Lazio, attività medio-piccole. I relativi lotti sono stati ritirati. Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito dei controlli disposti dal ministero della Salute nelle settimane scorse dopo l’allarme diffusosi all’inizio di agosto in alcuni Paesi europei: tonnellate di Uova infette con il pesticida – utilizzato in veterinaria contro pulci, pidocchi, acari e zecche e parassiti in genere, ma vietato sugli animali destinati alla catena alimentare – erano state ritirate dai mercati di Olanda, Belgio, Germania, Gran Bretagna e Francia. I due casi positivi in Centro Italia – uno di Uova in guscio, l’altro di “ovoprodotto”, cioè lavorato – sono stati scoperti su 114 campioni esaminati tra Uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono dagli Istituti zooprofilattici e segnalati alle Regioni e Asl competenti per territorio per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l’adozione di eventuali provvedimenti restrittivi, fa sapere il ministero della Salute. A Milano, Nas e azienda sanitaria Ats hanno sequestrato 127 confezioni di omelette “Atsuyaki Tamago” distribuite dall’azienda tedesca Kagerr, e in Italia dall’International Trade Group. Tuttavia, 117 confezioni erano già state vendute.

La Regione Lombardia ha imposto ai supermercati interessati di affiggere cartelli per informare i consumatori e chiedere il ritiro dei prodotti, se non sono stati ancora consumati. Il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo chiede di “fare i nomi delle aziende coinvolte, pubblicare come in Francia subito l’elenco dei prodotti coinvolti e togliere il segreto sulla destinazione finale di tutti i prodotti alimentari importati, rendendo finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero”. Premesso che si tratta di una sostanza che “deve essere assolutamente assente” negli alimenti, la quantità di fipronil rilevata, “pur superando il valore limite”, “è molto sotto la soglia di tossicità acuta”, quindi sono escluse conseguenze per la salute umana, rassicura Giuseppe Ruocco, a capo della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute. Peraltro, ha aggiunto, è una sostanza che “non si accumula, perché viene eliminata” dall’organismo. Il ministero, in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e il Comando Carabinieri per la tutela della salute, ha monitorato Uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono, sia di provenienza estera che nazionale: sono stati “42 i campionamenti dei Nas su prodotti trasformati contenenti Uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati; 181 quelli delle Regioni su pollame, Uova, derivati; 60 quelli disposti dal ministero per gli adempimenti comunitari (Uvac), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta. Una decina di giorni fa erano stati sequestrati in Italia alcuni prodotti, mai messi in commercio, provenienti da un’azienda francese che aveva usato le Uova di uno degli allevamenti olandesi coinvolti nell’uso del fipronil.

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