I vigili del fuoco hanno avuto un contatto con i bambini di 3 e 5 anni che da dieci ore sono sotto le macerie di una casa crollata a Casamicciola in seguito al terremoto che ieri sera ha colpito, con una scossa di magnitudo 4.0 l’isola di Ischia. Il fratellino neonato è già stato estratto vivo dai vigili del fuoco. A quanto si apprende sono anche riusciti a porgere ai bimbi due bottigliette d’acqua. Alcune case sono crollate a Casamicciola, travolgendo diverse famiglie. Due le donne morte: una colpita dai calcinacci di una chiesa, un’altra travolta dalle macerie della sua casa. Due uomini e due donne sono stati trovati vivi sotto le case crollate. I feriti accertati sono 39, di cui uno grave. Paura tra i tanti turisti in vacanza sull’isola.
Da un lato il dolore, per le due donne morte, i tanti feriti, la distruzione. Dall’altro la felicità di aver sentito il pianto del piccolo di soli 7 mesi, tirato fuori vivo dalle macerie di una casa crollata.
Dall’altro ancora l’attesa che siano tratti in salvo anche altri due bimbi, i fratellini del neonato, di 3 e di 5 anni: il loro rifugio è stato un letto ed è lì sotto che sono ancora. E’ una lunga notte, questa, per Casamicciola, il comune dell’isola d’Ischia colpito da un terremoto – magnitudo 4.0 – poco prima delle nove di ieri sera. E’ una notte di paura che la terra torni a tremare e di attesa che questa gran brutta storia passi il più in fretta possibile.
Erano le 20.57 di ieri sera quando la terra ha iniziato a tremare. Per i turisti, tantissimi in questo periodo sull’isola verde, e per i residenti, l’estate si è fermata nel peggiore dei modi. Prima un boato poi la consapevolezza di quello che stava accadendo. Le suppellettili che cadevano, i mobili che si spostavano e poi il black-out, i crolli. ‘E’ stato peggio del terremoto del 1980′, racconta Giovanni. E’ stato un incubo che piano piano ha preso forma. E c’è chi fugge, ora, da Ischia.
Sono i turisti che hanno letteralmente preso d’assalto il primo traghetto partito per Pozzuoli mentre c’è chi dorme in strada, su una panchina, aspettando le prossime navi per Napoli.
Si contano i feriti, 39, di cui uno gravissimo. E i morti, due donne. E si sono vissute le storie di chi, per ore, è rimasto sotto le macerie: come Alessia, incinta, e Alessandro, la mamma e il papà del neonato che quando è sbucato fuori dalle macerie ha fatto urlare di gioia i soccorritori. Tra i ‘miracolati’, c’è poi un altro uomo ed un’anziana rimasta ferita. Storie a lieto fine che non cancellano affatto quelle delle due donne che invece non ce l’hanno fatta: una colpita dai calcinacci di una chiesa, l’altra il cui corpo è stato visto sotto le macerie, lì in piazza Maio dove la vita e la morte si sono incontrate.
Anche nel comune di Forio si sono registrati dei crolli, ma per fortuna nessun ferito, mentre per il crollo di una scala una famiglia è rimasta bloccata per ore. E’ ritornato a funzionare l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno che in un primo tempo era stato evacuato così come sono state allestite delle aree per accogliere gli sfollati. Intanto si prega e si aspetta, per i due bambini nascosti sotto al letto prima che la casa crollasse loro addosso.
‘In Piazza Maio a Casamicciola (Ischia) ci sono case che hanno subito grossi crolli. Al momento non sappiamo di feriti. Ma speriamo non ci sia nessuno sotto le case che hanno avuto crolli ingenti. Siamo molto preoccupati. La scossa qui è stata avvertita fortissima’, dice al telefono Giuseppe Silvitelli, vicesindaco di Casamacciola, comune dell’isola di Ischia dove si è registrata una scossa sismica 4.0. Il vicesindaco aggiunge: ‘Mi hanno riferito che ci sono lesioni anche nel palazzo del Comune di Casamiccola’. E Silvitelli parla anche di un ferito grave a Casamicciola che è stato portato all’ospedale.
‘È allucinante morire per un sisma di questa entità’, afferma Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, secondo cui lascia perplessi come un sisma della magnitudo di quello di Ischia possa provocare danni e vittime nel nostro Paese.
A Lacco Ameno la scossa si è sentita forte. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta del comune, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: ‘Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all’istante. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura.
‘Mi trovo in una struttura termale di Lacco Ameno. È andata via la corrente. E siamo subito scesi in strada nel viale. Qui nella struttura non risultano per ora feriti. Ho provato ad andare in piazza Maio dove mi dicono ci sono stati danni. Ma col buio è difficile. Sono venuti giù lampadari e tante crepe. Qui nella zona borbonica crolli non ne risultano. Ci hanno fatto uscire dall’hotel, gente coi bagagli è scesa in strada. Aspettiamo istruzioni’, racconta Andrea Petrella , portavoce presidente commissione Camera, da Ischia dove è in vacanza, al telefono Rainews 24.
Sono circa un migliaio le persone sfollate, che dovrebbero essere ospitate temporaneamente in due scuole del comune, dopo i controlli di agibilità. Iniziate anche le prime verifiche per comprendere negli edifici parzialmente danneggiati l’agibilità. Finora, oltre la palazzina che ha seppellito, per fortuna senza vittime, un intero nucleo familiare, risulta completamente crollata una chiesa del centro storico; calcinacci caduti da questo edificio sacro hanno ucciso una donna anziana. Un’altra vittima nel crollo di un’altra abitazione. Tettoie cadute e cedimento di porzioni di struttura anche in altri comuni dell’isola, come Forio e Lacco. I collegamenti, bloccati questa mattina per permettere l’arrivo dei soccorsi o il rientro a Napoli dei turisti sgomberati dagli alberghi, sono ripresi con regolarità dal porto di Napoli, non ancora da quello di Pozzuoli.
La scossa di terremoto è stata avvertita in maniera distinta anche in alcune zone dell’area flegrea. I comuni dove maggiormente è stato registrato il movimento tellurico sono stati Monte di Procida e le zone alte di Bacoli e Pozzuoli. Al momento non si registrano danni a persone e cose. I sindaci di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli si sono messi in contatto con la Protezione Civile regionale per le prime valutazioni. Allertati, comunque, la Polizia Municipale e la Protezione Civile locale. A Bacoli la situazione viene seguita direttamente dal vulcanologo, Giuseppe Luongo, assessore alla Protezione Civile, in stretto contatto con l’Ingv. Nei tre centri flegrei non si sono registrate scene di panico. La vita nelle strade della `movida´ e sul lungomare dei tre centri sta proseguendo normalmente.
‘La Città Metropolitana di Napoli ed il Comune di Napoli sin dai primi minuti successivi alla violenta scossa di terremoto che ha colpito ieri sera l’isola d’Ischia e l’area flegrea napoletana hanno messo in atto ogni azione per contribuire a sostenere le attività di emergenza, soccorso e assistenza in favore delle persone e dei Comuni così duramente colpiti. Tutti uniti per stare vicini agli abitanti dell’isola e a chi sta operando senza sosta per salvare vite umane’, scrive il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana Luigi de Magistris anche in un post su Facebook.