Sisma in Messico, 61 i morti. Tre giorni di lutto nazionale

E’ salito a 61 il bilancio dei morti nel terremoto in Messico: lo ha reso noto il presidente Enrique Pena Nieto, precisando che del totale delle persone decedute, 45 hanno perso la vita a Oaxaca (delle quali 36 nella città di Juchitan), 12 nel Chiapas e 4 a Tabasco. Tre giorni di lutto nazionale in onore delle vittime del terremoto sono stati predisposti per il Paese dal presidente del Messico durante una visita a Oaxaca, nella quale ha ribadito l’appello alla popolazione a stare all’erta per l’eventualità di una nuova forte replica.

Si è trattato della scossa più forte e di maggior magnitudo degli ultimi cento anni, ha precisato il presidente messicano Enrique Pena Nieto. Quello che preoccupa in queste ore sono le repliche, che finora sono state 65, più che l’allerta tsunami, ha aggiunto il presidente parlando dalla sede della protezione civile nella capitale. E’ stato un sisma molto lungo, tutti noi qui lo abbiamo sentito, ha aggiunto.

Il governatore dello Stato di Tabasco, Arturo Nunez, ha detto che uno dei bambini e’ morto in seguito al crollo di un muro, mentre l’altro era un bebe’ deceduto in ospedale quando e’ mancata l’elettricità. Il neonato era collegato al respiratore automatico.

Gran parte di Città del Messico è rimasta senza luce. Scuole chiuse per poter precedere ad una revisione delle infrastrutture dopo la forte scossa. L’epicentro del sisma è stato registrato a 165 chilometri da Tapachula, al largo delle coste dello stato meridionale del Chiapas, ad una profondità di 35 chilometri. Anche se distante dalla capitale, numerose persone hanno abbandonato le case e sono scese in strada al buio.

Il forte terremoto avvertito a Città del Messico ha scosso anche l’Angelo dell’indipendenza, lo storico monumento che si trova sul ‘Paseo de la Reforma’ nella capitale, della quale è uno dei simboli. La colonna, che è stata eretta nel 1910, è crollata durante il terremoto del 1957. Lo ricordano i media locali.

Il presidente del Messico Enrique Pena Nieto ha reso noto via Twitter di aver attivato il comitato nazionale di emergenza e i protocolli della protezione civile dopo la forte scossa di terremoto nella capitale e in altre aree del Paese.

In Guatemala il terremoto è stato avvertito sia nella capitale, Città del Guatemala, sia in altre aree del paese. Subito dopo la scossa si sono verificate interruzioni nelle telecomunicazioni e internet. Si è trattato, sottolineano molti abitanti della capitale, di una scossa forte e prolungata. Via twitter, il presidente Jimmy Morales si è rivolto ai guatemaltechi ai quali ha fatto un appello alla calma.

ll terremoto è avvenuto alle 6:49 italiane nell’oceano Pacifico, lungo le coste del Messico nella zona vicina al Chiapas. La profondità è stimata in 72 chilometri, abbastanza da provocare effetti in superficie, come uno tsunami. Il meccanismo che ha generato questo terremoto, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell’Ingv, è legato alla placca oceanica che spinge sotto quella continentale americana.

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