‘Non possono parlare di migrazione senza pagare tributo all’Italia per la sua generosità. Nel Mediterraneo l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa’, ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel suo annuale discorso sullo stato dell’Unione davanti alla plenaria del Parlamento europeo: ‘Quest’estate, la Commissione ha lavorato di nuovo a stretto contatto col premier Gentiloni e il suo governo, per migliorare la situazione, in particolare, con l’addestramento della guardia costiera libica continueremo ad offrire forte sostegno finanziario ed operativo all’Italia. Perché l’Italia sta salvando l’onore dell’Europa nel Mediterraneo’.
Dobbiamo mettere fine con la massima urgenza alle condizioni di accoglienza in Libia dei migranti, che sono scandalose e per le quali sono rimasto atterrito, ha aggiunto Juncker, sottolineando che in questo la Ue ha una responsabilità comune. L’Europa non è una fortezza, è e resterà il continente della solidarietà per quelli che hanno bisogno di un rifugio, ha detto il presidente della Commissione europea, che ha aggiunto: ‘Alla fine del mese la Commissione europea farà una serie di proposte sui rimpatri, la solidarietà con l’Africa e l’apertura di vie legali’.
Queste parole seguono la denuncia di Joanne Liù, presidente internazionale di ‘Medici senza Frontiere’, che informava che nei campi ‘ufficiali’ di detenzione dei migranti in Libia, nei quali vengono rimandate le persone intercettate dalla Guardia costiera libica, finanziata e addestrata dall’Ue, si verificano stupri e torture.
Nei campi di detenzione, diceva la Liù, le donne incinte vengono stuprate. Vengono particolarmente prese di mira, prese e violentate.
Liu parlò di crudeltà sistematica e di torture. So, aggiungeva, che non ci sono bacchette magiche, ma almeno bisogna smettere di rimandare le persone in quella terra da incubo che è la Libia oggi.
Per la Liu, i leader europei che si rallegrano perché meno persone arrivano sulle coste italiane sono complici e vogliamo che ne rispondano.
La presidente di Msf inviò una lettera aperta ai leader europei: ‘Ho visitato un certo numero di centri ufficiali di detenzione la settimana scorsa e sappiamo che questi centri di detenzione ufficiali sono solo la punta dell’iceberg, le persone vengono considerate semplicemente materia prima da sfruttare. Vengono stipate in stanze scure, luride, senza ventilazione, vivono uno sull’altro’.
La lettera aperta fu inviata da Msf anche al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, oltre che a tutti gli altri leader degli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione europea per denunciare le atroci sofferenze che le loro politiche sulla migrazione stanno alimentando in Libia ‘Il dramma che migranti e rifugiati stanno vivendo in Libia dovrebbe scioccare la coscienza collettiva dei cittadini e dei leader dell’Europa’, si leggeva nella lettera firmata anche da Loris De Filippi, presidente di Msf in Italia, oltre che da Liu.
Accecati dall’obiettivo di tenere le persone fuori dall’Europa, le politiche e i finanziamenti europei stanno contribuendo a fermare i barconi in partenza dalla Libia, ma in questo modo non fanno che alimentare un sistema criminale di abusi.
La detenzione di migranti e rifugiati in Libia è vergognosa. Dobbiamo avere il coraggio di chiamarla per quello che realmente è: un’attività fiorente che lucra su rapimenti, torture ed estorsioni, continua la lettera aperta di Msf.
Le persone sono trattate come merci da sfruttare. Ammassate in stanze buie e sudicie, prive di ventilazione, costrette a vivere una sopra l’altra. Le donne vengono violentate e poi obbligate a chiamare le proprie famiglie e chiedere soldi per essere liberate. La loro disperazione è sconvolgente.
La Libia è solo l’esempio più recente ed estremo di politiche migratorie europee che da diversi anni hanno come principale obiettivo quello di allontanare le persone dalla nostra vista. Tutto questo toglie qualunque alternativa alle persone che cercano modi sicuri e legali di raggiungere l’Europa e le spinge sempre più in quelle reti di trafficanti che i leader europei dichiarano insistentemente di voler smantellare.
Per Msf, vie legali e sicure perché le persone possano raggiungere Paesi sicuri sono l’unico modo per proteggere i diritti delle persone in fuga, assicurare un controllo legale delle frontiere europee e rimuovere quei perversi incentivi che consentono ai trafficanti di prosperare: ‘Le persone intrappolate in queste ben note condizioni da incubo hanno disperato bisogno di una via di uscita. Devono poter accedere a protezione, asilo e quando possibile a migliori procedure di rimpatrio volontario. Hanno bisogno di un’uscita di emergenza verso la sicurezza, attraverso canali sicuri e legali’
Non possiamo dire che non sapevamo quello che stava accadendo. Non possiamo continuare a tollerare questo vergognoso accanimento sulla miseria e la sofferenza delle persone in Libia. Permettere che esseri umani siano destinati a subire stupri, torture e schiavitù è davvero il prezzo che, per fermare i flussi, i governi europei sono disposti a pagare?.
‘La solidarietà non può essere solo un affare intra-Ue, si tratta anche di mettere in campo una solidarietà più ampia con l’Africa. Mentre la Commissione Ue si è caricata tutto l’onere degli investimenti, gli sforzi dei Paesi tutti assieme è stato molto limitato. Il fondo è arrivato ora ai suoi limiti. Invito gli Stati membri ad unire il gesto alla parola e a fare in modo che il fondo fiduciario per l’Africa non si esaurisca. Il rischio è grande’, dice Jean-Claude Juncker.
Il mancato rispetto dello Stato di diritto esclude l’adesione della Turchia all’Ue nel prossimo futuro. Ankara si allontana a passi da gigante da molto tempo, ha detto Juncker al Parlamento europeo. L’Ue conterà più di 27 membri ma tutti gli Stati che vorranno aderire dovranno mettere in primo piano lo stato di diritto. I giornalisti devono potersi esprimere non essere messi in prigione, ha aggiunto Juncker in merito alla situazione dei diritti umani in Turchia. Non potete offendere i nostri capi di governo e di Stato dando loro dei nazisti.
Roberto ristiano