Attivisti blindano i seggi in Catalogna. Lunghe file per il voto

 Il portavoce del governo spagnolo, Inigo Méndez de Vigo, ha assicurato che il referendum catalano di oggi è già stato annullato dallo stato di diritto con il blocco del sistema che potrebbe essere utilizzato per il conteggio dei voti e per il voto elettronico. La Guardia Civil è entrata  nel Centro delle Telecomunicazioni (Ctti) del governo catalano e intende rimanervi fino a lunedì, sempre secondo quanto riferisce il giornale. 

Le forze di sicurezza dello Stato hanno verificato che la maggior parte degli edifici pubblici che dovevano essere utilizzati illegittimamente dalla Generalitat della Catalogna sono chiusi. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno spagnolo, specificando che soltanto alcuni locali sono stati occupati. Il ministero aggiunge: ‘E’ significativo che in alcune di queste occupazioni si stiano utilizzando minori e anziani per prevenire l’azione delle forze di sicurezza’.

Il portavoce del governo catalano, il ministro alla presidenza Jordi Turull, ha detto che il blitz della Guardia Civil non ferma la logistica del referendum, che tutti stiano tranquilli, oggi si voterà”.

In Catalogna è in corso un attacco alla democrazia senza precedenti nell’Europa moderna” da parte dello Stato spagnolo: lo afferma su Twitter il vice presidente catalano Oriol Junqueras. Per il ‘numero 2’ del ‘Govern’ di Barcellona, quanto sta accadendo in Catalogna è terribile.

Le organizzazioni indipendentiste della società civile, Anc e Omnium, e della piattaforma ‘Scuole aperte’ lanciano un appello ai catalani a recarsi ai propri seggi di voto oggi alle 5 e dato indicazioni su come comportarsi: nel caso trovino chiuso il seggio, dovranno assediare gli ingressi fino a quando non verranno aperti, e in presenza della polizia attuare una resistenza pacifica. Lo riferisce La Vanguardia. Le organizzazioni hanno inoltre chiesto di portare frutta e cibo a coloro che passeranno la notte nei seggi.

Manifestazioni di protesta contro il referendum catalano si sono svolte in diverse città della Spagna, per iniziativa di movimenti nazionalisti e di destra. In particolare a Madrid 10mila persone si sono riunite in Piazza Cibeles: fra gli slogan, ‘Puigdemont in prigione’ o ‘Spagna unita non sarà mai vinta’. Dimostrazioni di alcune migliaia di persone si sono svolte in altre città spagnole, Valencia, Saragozza, Siviglia, Valladolid o Pamplona. Circa 350 manifestanti si sono radunati contro il referendum anche a Barcellona e Tarragona.

Intanto il premier basco Inigo Urkullu ha preso contatto con il presidente catalano Carles Puigdemont e con il premier spagnolo Mariano Rajoy premendo perché stabiliscano vie di dialogo da lunedì per cercare una soluzione politica alla crisi della Catalogna.

Almeno 163 seggi elettorali sono già occupati per impedire che vengano chiusi dalla polizia. La polizia ha per ora effettuato sopralluoghi in 1300 collegi, sui 2315 previsti, trovandone occupati 163.

Centinaia di catalani, anche intere famiglie, hanno passato la notte nei seggi in diversi centri civici e scuole.
La giustizia spagnola ha ordinato alla polizia catalana e spagnola di chiudere i centri domani per impedire il voto.

Gli occupanti, spesso studenti con i genitori, hanno organizzato attività di ogni tipo, tornei di scacchi, di calcio, proiezioni di film, concerti, esibizioni artistiche e sportive. Decine di materassini sono stati portati nei seggi per poter portare a termine la ‘rivolta dei pigiama’.

Il presidente catalano Carles Puigdemont si è dichiarato molto deluso dall’Ue per non avere tutelato i diritti civili in Catalogna “trascurando le proprie responsabilità”.

E la notte scorsa quattro persone sono rimaste lievemente ferite dopo che ignoti hanno sparato contro un seggio con un fucile da caccia a Manlleu. I feriti si trovavano sulla porta della scuola Puig Agut, parte di un gruppo di occupanti dei Comitati di difesa del referendum intenzionati a difendere il seggio. La polizia sta indagando, ma non ci sono stati al momento arresti.

Chiuso lo spazio aereo su Barcellona a voli privati e elicotteri fino a domani.36fb8bb941042fe115dbf3bcebc4164c.jpg

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