È partita alla grande la 14′ edizione del Pizza World Cup, l’evento che vede impegnati un esercito di pizzaioli italiani e stranieri, che si sta svolgendo al romano Palacavicchi di Ciampino, location elettiva dell’evento, e vede oggi la seconda e conclusiva giornata, con la proclamazione in serata dei vincitori selezionati dalla qualificata giuria tecnica alla presenza dei giornalisti specializzati in Eno-Gastronomia, tra i quali Teresa Lucianelli e Peppino De Girolamo, e dei blogger come Gennaro D’Aria, pasionario della pizza. Una competizione molto partecipata e di grande spessore che richiama ogni anno centinaia e centinaia di pizzaioli provenienti da tutte le regioni d’Italia e da vari stati del Mondo, ed un pubblico folto ed appassionato che sostiene e premia con la sua coinvolgente partecipazione i concorrenti che si cimentano nelle 17 batterie Particolarmente agguerrite le delegazioni giapponese e francese e c’è da scommetterci che sia i rappresentanti nipponici che i fratelli d’Oltralpe si batteranno senza esclusione di colpi per portare a casa un congruo bottino di titoli.
Il campionato mondiale è da sempre ampiamente seguito per la varietà di gare che permettono a ciascun pizzaiolo di esprimersi al meglio, secondo la propria competenza specifica e predisposizione.
Tutti i partecipanti si confrontano, settore per settore, nella preparazione di pizze della tradizione e declinate in una serie di personali varianti – una per ogni tipo di gara, per ciascun concorrente – e possono prendere parte, come accade in genere, a più di una categoria prevista dal campionato. Tra queste, quella dello ‘Spaghetto d’Oro’ a celebrazione del famoso piatto partenopeo che, insieme alla pizza, costituisce il simbolo gastronomico di Napoli in tutto il Mondo. Infatti, il patron Alfredo Folliero lo ha voluto inserire proprio perché lo spaghetto rappresenta il piatto tradizionale per eccellenza della nostra cucina, la nostra storia, il nostro gusto che ha conquistato i cinque continenti e contraddistingue ovunque l’Italia per eccellenza gastronomica, proprio come la pizza, regina di questo campionato mondiale.
La Follie Production, diretta da Mario Folliero quale segretario generale, è presieduta dall’infaticabile Alfredo Folliero, fondatore dell’Uept&R, ente organizzatore del Pizza World Cup Artefice di tante iniziative, ha organizzato una edizione di ampio respiro ed immagine, di questa prestigiosa manifestazione sempre più consolidata negli anni, cosi come le altre kermesse ed iniziative che l’UPT&R, Unione Europea Pizzaiuoli Tradizionali & Ristoratori, promuove nel corso dell’anno, per poi arrivare all’evento clou del Pizza Worl Cup che conclude impotentemente l’anno La Follie Production si è andata mano mano affermando a livello mondiale, per aver promosso con serietà e determinazione i valori della pizza, e per l’impegno profuso in modo costante e continuativo nella qualificata formazione degli addetti ai lavori, oltre alla già citata organizzazione di numerosi eventi che realizza puntualmente nell’ambito del settore pizza, in primis la World Cup che costituisce la massima espressione rappresentativa delle manifestazioni targate UPT&R In attesa di conoscere i nuovi campioni del Pizza World Cup, ricordiamo i primi classificati del 2016:
1° Claudio Vicanò, valmontonese, in forze allo svizzero ‘Catrina Resort Disentis Muster’ 2° classificato, Roberto Esposito; 3° Domenico Caserta.
Per le varie categorie in gara:
Pizza in Pala, l’ applaudissimo Michele Cuomo, campione indiscusso di pizza a metro, onore e vanto della Penisola sorrentina, vicano di nascita, patron di ‘Cerasé’ rinomato ristorante pizzeria a Vico Equense. Michele è anche presidente dell’Associazione Pizza a Vico, artefice di manifestazioni di successo.
Poi, Andrea Rossetti, Pietro Velletri.
Batteria 120 secondi: Roberto Esposito, Claudio Vicanò , Angelo Stefano D’Auria.
Calzone doc: Silano Salvatore, Escobar Nizar, Laurito Cosimo, Raffaella Gallifuoco.
Pizza Marinara: Vincenzo D’Aponte, Claudio Di Pietro, Domenico Civale.
Spaghetto d’Oro: Ceraglia Fiorenza, Carfagna Antonio, Di Gioia Francesco
Sapori del Sud: Domenico Caserta, Jonathan D’Angelo, Jordan Chiriguay
Saltimbocca
Antonio Trivento, Raimondo Laurent, Claudio Vicanò.
Margherita Doc: Antonio Sacco, Domenico Caserta, Ciro Urzitelli.
Pizza Dessert: Roberto Esposito, Renè Pierre Pascal, Alexandre Mazet.
Margherita Scenografica: Claudio Vicanò, Luca Di Cuonzo, Giovanni D’Aponte.
Pizza No Glut: Gianluca Rea, Antonio Pio Campanella, Antonio Napolitano.
Pizza in Teglia: D’Auria Stefano Angelo, Vicanò Claudio, Mangione Giovanni
Pizza Fritta: Raffaella Gallifuoco, Marc Passamai, Beghoura Mourad. Ciro Urzitelli.
Focaccia: Gagliardi Vincenzo, Carella Ettore, Dominique Zucaro.
Pizzaiuolo Emergente: Rossella Lombardi, Vincenzo Della Monica, Domenico Civale.
Tra i vincitori di categoria della passata edizione, Salvatore Staiano, rappresentante della tradizione, sensibile ad una motivata quanto misurata innovazione.
L’idea del campionato della Pizza World Cup prende punto e rientra nella grande tradizione di cultura della pizza, promossa con passione ed impegno massimo per una vita dal papà di Alfredo Folliero, Mario, scomparso dieci anni fa, che ha lasciato una forte traccia nel settore. A lui il merito di avere promosso la divulgazione della dottrina della pizza, e di avere costituito un grande esempio per il figlio Alfredo e la sua famiglia, motivandolo a spostarsi e confrontarsi con varie realtà caziinslo es internazionali, per poi stabilirsi in Liguria, dove ha riscosso grandi soddisfazioni, quindi ad Anzio, lanciando il ristorante pizzeria ‘Pizza Doc’ ed a Lavinio con ‘Anema e Core’, con l’attenzione rivolta sempre a Napoli, capitale della pizza. All’attivo di Alfredo, la laurea honoris causa, in Scienze dell’Alimentazione, conferitagli dal Senato della Repubblica, per l’opera svolta nel settore pizza ed in quello della ristorazione in generale, anche attraverso ricerche ed approfondimenti sulle conoscenze specifiche e le salutari forme di alimentazione, oltre che nell’istruzione della produzione idonea della pizza, attraverso corsi specifici qualificati ed aggiornamenti.
Quello promosso da questa associazione in Italia ed all’Estero, attraverso l’operato di tutta la famiglia Folliero, costituisce un mirato impegno a favore della cultura sulla Pizza. Insieme al super attivo Alfredo, sua moglie Flavia Ferraro discepolo di Auguste Escoffier, i figli Augusto e Mario Amedeo (quest’ultimo anche noto cantante autore e musicista), Tiziana e Daniela (avvocato del Foro romano) ed l’esercito di pizzaiouoli formati e quelli comunque legati all’UEPT&R.
Un ruolo di notevole rilievo assume lo stesso ente a favore del riconoscimento della professione del pizzaiolo, con la conseguente costituzione di un albo che includa solo chi è in possesso di determinate caratteristiche che il dictat legislativo prevede, a tutela dell’immagine e della serietà della categoria.
Teresa Lucianelli