TORINO. Sono stabili le condizioni della bambina di 7 anni ricoverata all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per un sospetto caso di tetano. Ricoverata nel reparto di Rianimazione, la piccola reagisce alle terapie e i medici, che si dicono ‘moderatamente ottimisti’, hanno ridotto la sedazione. Resta la prognosi riservata in attesa di conoscere l’esito degli esami, che saranno eseguiti all’ospedale Amedeo di Savoia, specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie infettive.
Un campione di sangue è stato invitato all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie infettive. I risultati sono attesi nei prossimi giorni. Il vaccino contro il tetano rientra tra i dieci antidoti classificati come obbligatori per la frequenza scolastica dal decreto Lorenzin.
Sono circa 5.000, secondo dati dell’Istituto superiore di sanità, i bambini in Italia che ogni anno non vengono vaccinati contro malattie come tetano, poliomelite e difterite, e circa 10.000 non ricevono la profilassi all’età giusta contro morbillo e rosolia. Una situazione che gli esperti definiscono grave, tanto che a lanciare l’allarme è stato di recente anche il Commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis, mettendo in guardia circa il rischio del ritorno, a causa delle basse coperture vaccinali, di malattie quasi del tutto debellate in Europa. Per quanto riguarda il tetano – malattia che potrebbe essere stata contratta dalla bambina di 7 anni, non vaccinata, ricoverata in condizioni gravi a Torino – in Italia, sottolineano gli infettivologi, si registrano ancora ogni anno 50-60 casi di decessi. Nei bambini i casi sono più rari, perchè in gran parte vaccinati, ma le morti riguardano donne anziane e uomini che non hanno fatto il militare e dunque una popolazione cui non sono stati somministrati i vaccini in giovinezza.
L’antitetanica, ricorda infatti il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza, è tra le 4 vaccinazioni da decenni obbligatorie, viene somministrata nel primo anno di vita del bambino e prevede dei richiami negli anni. Ora – sottolinea – è stata anche inclusa tra le dieci vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione a scuola”. Vaccinare i bambini, avverte l’esperto, è fondamentale: il batterio del tetano, infatti, si trova nell’ambiente e nel terreno; la malattia non si trasmette da persona a persona, ma il rischio di contagio esiste ad esempio ferendosi ed entrando in contatto col terreno contaminato. L’unica arma per difendersi è quindi la vaccinazione.