MARSALA. La Procura di Marsala ha inviato al Ris dei carabinieri di Messina le impronte rilevate dagli investigatori, in vari luoghi e su diverse auto, dopo la scomparsa, a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004, della piccola Denise Pipitone. Adesso, grazie ad alcune nuove metodologie, è possibile rilevare tracce di Dna anche dalle impronte digitali.
Questi nuovi accertamenti, chiesti dall’avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta e da Piera Maggio, madre di Denise, mirano ad accertare la possibile presenza di Denise in qualche luogo o su qualche auto dopo il sequestro. Il legale e Maggio avevano chiesto accertamenti su alcune impronte, mentre la Procura ha esteso l’esame per tutte le impronte a suo tempo rilevate. La decisione della Procura, di fatto, riapre l’inchiesta.