GOI: ‘Il confronto innanzitutto’

NAPOLI. ‘Sognare il sogno impossibile’: a Scampia, il popoloso e povero quartiere di Napoli, indicato come regno della camorra organizzata e della microdelinquenza, piantonato 24 h da polizia e carabinieri continuamente alla caccia di ‘muschilli’ e spacciatori adulti, potenti trafficanti di droga e ai camorristi in latitanza, c’è una libreria del tutto speciale speciale. Si chiama la  ‘La Scugnizzeria’ curata da un’associazione altrettanto speciale che si occupa di libri e di prodotti biologici.

La frase piena di speranza brilla in tutta la sua propositività su una grande insegna gialla e diffonde così a chi la guarda un messaggio positivo in una realtà che non lascia ufficialmente grande spazio. Ma in questo contesto ci sono pure grandi fermenti e la volontà di molti di attuare una concreta riqualificazione è grande.

Così grande da attirare l’attenzione anche del gran maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi.

Bisi vi si è recato appena giunto a Napoli, dove ha partecipato al convegno dello stesso Goi, su ‘Grammatica universale dei diritti umani: Liberté, Égalité, Fraternité’,  all’Hotel Royal Continental Organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili della Campania-Lucania del Grande Oriente d’Italia, l’evento, che ha visto la presenza di un fortissimo è qualificato pubblico, ha segnato un grande passo nell’apertura verso i più Vi hanno partecipato, oltre a Bisi, Francesco Di Donato, docente di Storia delle Dottrine e delle Istituzioni Politiche; Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Einaudi; Andrea Cozzolino, europarlamentare; Massimo Calenda, giornalista Nel corso dello stesso incontro, Bisi ha parlato proprio di questa significativa realtà che vede Scampia protagonista e pone la legalità in primo piano, insieme alla voglia di fare, di vivere con onestà e di costruire, che anima la maggioranza del popolo del ‘famigerato’ quartiere cittadino.

Qualche settimana fa ho letto una bella notizia, una di quelle di cui abbiamo bisogno: l’inaugurazione dopo 40 anni a Scampia di una libreria. Sono voluto andare a visitarla,  ha raccontato il gran maestro: ‘Ho incontrato Rosario, l’animatore dell’associazione, che ha realizzato l’iniziativa Un’associazione che produce prodotti biologici e anche libri. Io ho portato con me questa scatola… E questo stasera è il mio spot: dentro c’è un libro, un cd, un vasetto di miele’.

Con pochi euro, possiamo dar forza a  questi giovani, aiutarli a realizzare il loro sogno,  ha sottolineato esortando i presenti: ‘La loro libreria organizza corsi di yoga, di ginnastica, di lettura, di scrittura, fa cultura a Scampia’.  ha

Il diritto alla cultura, è anche il diritto al confronto: l’esercizio al confronto, è cultura, ha sottolineato con vigore.

Il venerabile si è pure soffermato su un libro che ha notato nella stessa libreria, scritto da Davide Mattiello, il parlamentare del Pd, ispiratore e primo firmatario di una delle due proposte di legge contro la Massoneria presentate nei mesi scorsi.

Io non mi sottraggo al confronto e cerco e voglio capire le ragioni dell’altro,  ha dichiarato Bisi a proposito del contenzioso in atto da oltre un anno con la Commissione Antimafia, di cui Mattiello fa parte, e presieduta da Rosy Bindi. Contenzioso che ha sollevato una nuova ondata mediatica di ostilità e pregiudizio nei confronti dei ‘liberi muratori’ oltre che una serie di polemiche. La stessa che ha indotto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris a non intervenire al convegno del Goi,  come sottolineato ufficialmente anche dal Goi.

La decisione di de Magistris che, secondo programma, avrebbe dovuto portare il saluto della città,  di non intervenire al convegno, è legata, come affermato dallo stesso sindaco della città di Napoli, alle polemiche di questi giorni e anche al dibattito che ne è scaturito,  col conseguente rischio di dare un significato completamente distorto alla sua presenza al convegno: ‘Il mio intento era quello di portare un saluto istituzionale, ma soprattutto di ribadire quello che affermo da 25 anni sulla massoneria e ricordare come le massonerie deviate sono state determinanti nel fermare il mio lavoro di magistrato. E avrei anche affermato che non si deve cadere nelle generalizzazioni e che non esiste l’equazione ‘massone è come dire delinquente’ o ‘massone è come dire affiliato alla criminalità organizzata’.

Tra i presenti, la dott. Tina Bianco, la presidente della Associazione Rosa Bianca  ‘La Massoneria nasce nel ‘400 e si ispira ai principi fondamentali della rivoluzione francese: Liberté, Legalité, Fraternitè, dove fraternitè viene poi tradotto in Solidarietá e Diritti Umani,  mission dell’ Associazione Rosa Bianca’,   ha spiegato a margine del convegno, non nascondendo la profonda delusione per l’assenza di De Magistris, delusione ampiamente condivisa dai presenti.

È stato un confronto interessante, aperto al pubblico che si interroga su questo nome che da secoli incute timore, ha detto Bianco.  La Massoneria é un potere? No! I massoni si sono presentati con la Carta dei Diritti Umani conforme alla Costituzione Italiana, rivendicando la difesa in nome dei grandi che la hanno creata amata e discussa. Non hanno polemizzato sulla scelta del sindaco di non presenziare ma avrebbero gradito un confronto civile e democratico. In tanti lo attendevano: avvocati , professori, giornalisti, artisti, impiegati ed altri.

Ciò che è triste è che, alla fine, il concetto é lo stesso: de Magistris, così impegnato sul fronte dei diritti umani e dell’accoglienza, avrebbe dovuto esserci, ma la parola Massoneria crea ancora turbamento, timore, discriminazione. Peccato, perché il confronto avrebbe potuto essere qualcosa di molto positivo D’altronde, ogni pensiero condivisibile porta ad un certo numero di persone che si riuniscono, si associano e poi diventa anche un pensiero politico.

Il Gran Maestro ha annunciato di essere stato convocato per la terza volta davanti alla commissione ed ha ricordato che il Grande Oriente ha denunciato i membri dell’Antimafia alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e alla Procura di Roma.

‘Riteniamo che la Commissione abbia commesso un abuso nei nostri confronti.  Come ha detto pochi giorni fa a Milano, anche Davide Monti, un magistrato in servizio,  gli elenchi non si sequestrano a nessuno, a nessuna associazione. I parlamentari di questa Repubblica e anche i parlamentari europei dovrebbero riflettere su questo strumento’,  ha stigmatizzato il gran maestro.

‘La commissione antimafia ha gli stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziaria, ma solo in teoria. Se infatti il potere dell’Autorità Giudiziaria, che è costituita dal  Pm, che esercita l’azione penale nei confronti delle persone indagate e dal giudice che valuta le accuse mosse dal Pm, ascolta la difesa e decreta se debba essere celebrato il procedimento oppure no, è bilanciato, quello delle commissioni d’inchiesta, che possono anche utilizzare la polizia giudiziaria, come ha stabilito una storica sentenza della Consulta, è senza limiti. L’Antimafia è gip e pm al tempo stesso. C’è un corto circuito’, ha aggiunto.

‘Per questo, ci siamo presentati anche davanti alla corte europea: vogliamo tutelare e difendere non solo la nostra Istituzione, ma la libertà di tutti i cittadini. Non si tratta di essere garantisti o giustizialisti, che sono due categorie dello spirito che respingo, il problema è un altro. Abbiamo una Costituzione che va rispettata’, ha aggiunto Bisi, ricordando l’articolo 2 e l’articolo 18 della nostra Carta fondamentale.

‘Il primo, favorisce le formazioni sociali, perché è nelle formazioni sociali che si esercita e si migliora la personalità di ogni uomo, il secondo sancisce la libertà di associazione. E’ questi due principi che noi difendiamo e che, mettendo sotto attacco noi, sono stati messi  a rischio. Un rischio che coinvolge tutti’, ha avvertito.

‘Qualcosa di simile accadde agli albori del Fascismo, che perseguitò la Massoneria definendola il ‘cancro della società’ e nel 1925  la mise al bando con una legge, che assomiglia molto alle proposte presentate nei mesi scorsi, che riguardava appunto le associazioni. Una legge contro la quale si scagliò in parlamento Antonio Gramsci, non per difendere i liberi muratori, ma perché aveva capito che quella norma era un grave vulnus, che avrebbe messo a rischio la libertà di tutti’,  ha ricordato Bisi alla platea partecipe.

Noi continuiamo a fare il nostro lavoro, a organizzare momenti di cultura. Agli incontri che i nostri fratelli promuovono viene tanta gente, c’è sempre tanta partecipazione come stasera. Sono la nostra risposta a chi ci vorrebbe cancellare.

Il massimo venerabile ha ripreso poi il discorso sui ragazzi di Scampia: ‘Mi ha davvero colpito vederli lì, insieme,  impegnati in tante attività in quello spazio di 140 metri quadri, tra scaffali di libri, prodotti della terra, macchinari. E pensare che tra loro c’è chi sta lottando contro la droga, o si sta riscattando dal carcere. Le loro scatole diventeranno tante scatole: costruiremo un tempio coerenti con quello che diceva un nostro fratello, Mario Calvino, padre di Italo: la Massoneria è un’associazione che tutela il libero pensiero e il bene dell’umanità’,  ha concluso tra gli applausi dei numerosissimi intervenuti, a salone ancora affollatissimo.

Teresa Lucianelli

 

 

 

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