Il miliardario populista Andrej Babis, soprannominato il ‘Trump ceco’, si conferma vincitore delle elezioni nella Repubblica Ceca. Con il 99,9% dei voti scrutinati, il suo partito Ano risulta in testa con il 29,7% dopo una campagna elettorale contro l’arrivo di rifugiati e di stampo euroscettico.
Il voto ha segnato una svolta a destra per il Paese. Secondo arrivato è il partito conservatore Democratici Civici con l’11,3%. Il suo leader, Petr Fiala, ha escluso un’alleanza con Babis. Segue il partito anti-immigrati Libertà e Democrazia Diretta dell’uomo d’affari ceco-giapponese Tomio Okamura che promette di impedire ‘l’islamizzazione’ del Paese, arrivato al 10,6% rispetto al 6,9% del 2013. I socialdemocratici (Cssd) del primo ministro uscente Bohuslav Sobotka, vincitori delle elezioni di quattro anni fa con il 20,5%, sono crollati al 7,9%. Alla testa di una coalizione con il partito Ano, Sobotka aveva convocato elezioni anticipate in seguito a uno scontro con Babis, titolare del dicastero delle Finanze.