Puglia - Auto carabinieri

Due 14enni violentate da un ragazzo conosciuto in chat, due arresti

Violentate da un ragazzo conosciuto in chat. E’ quanto sarebbe accaduto a due quattordicenni romane.  I carabinieri hanno arrestato due giovani di 20 e 21 anni, nati a Roma da famiglie di origini bosniache e domiciliati in un campo nomadi. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo continuata e sequestro di persona continuato in concorso. Stando a quanto ricostruito, una delle ragazze aveva conosciuto in chat il 21enne. All’incontro, a cui è andata con la sua amica, il 21enne le avrebbe costrette a seguirlo in un terreno nascosto alla vista dei passanti dove avrebbe abusato sessualmente di loro, mentre il suo amico faceva da palo, dopo averle legate per impedire loro di allontanarsi.

Dalle indagini dei Carabinieri è emerso che solo il 21enne avrebbe avuto un rapporto sessuale con le vittime, dopo averle minacciate di morte, costringendole a farsi legare in una zona boschiva alla periferia di Roma, mentre il 20enne faceva da palo. I fatti sono avvenuti a maggio, ma le minori in un primo momento non hanno denunciato l’accaduto né sono ricorse a cure mediche. Dopo un mese, venuti a conoscenza dell’episodio, i genitori di una delle due vittime si sono rivolti ai Carabinieri.

“E’ indubbio che la città – sottolinea Paola Basilone, prefetto di Roma, intervistata dal Corriere della Sera – stia vivendo un momento molto difficile. Episodi di intolleranza, violenza ultrà e fuori dalle discoteche. Ora questa brutta storia. Dobbiamo denunciare e condannare questi atti deprecabili. Roma soffre, è innegabile. C’è soprattutto tanta sofferenza sociale, ma nessuno deve avere paura”.

“Le forze di polizia sono sempre molto impegnate – assicura -, il pattugliamento è stato di recente adeguato e rafforzato. Bisogna però mettersi in testa che non possiamo ‘sterilizzare’ Roma”. Basilone, intervistata anche dal Messaggero, sottolinea che “non c’è stata un’escalation di stupri. Da inizio anno l’aumento delle violenze di genere è stato del 6%, ma va anche detto che gli arresti sono aumentati del 70% e del 56% nella provincia”. “Questa vicenda – dice – è aberrante, anche perché rispetto ad altri casi di stupro segue uno schema inconsueto: c’è l’adescamento su Facebook. Per questo è importante per noi intervenire non solo nei parchi abbandonati al degrado, dove metteremo le telecamere, ma anche su un terreno diverso, quello dei social e delle chat”. “La questione – prosegue – va approfondita e lo faremo nei prossimi giorni, insieme alla Questura”. Basilone spiega che il tema del degrado è già stato affrontato nell’ultimo Comitato metropolitano, e “poche settimane fa abbiamo trovato un accordo con la Regione per rafforzare il presidio nei parchi di loro competenza. Abbiamo deciso di chiuderne alcuni di sera e di rafforzare in generale il presidio del territorio”.

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