Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Barbara Lalle le considerazioni sullo spettacolo ‘Edith Piaf, l’usignolo non canta più’, in scena all’Off/Off Theatre fino al 10 dicembre.
Il 28 Novembre l’Off/Off Theatre è affollatissimo Non ci sono più posti a sedere, tutto è esaurito.E’ andata in scena la prima di ‘Édith Piaf, l’usignolo non canta più’, pièce diretta da Daniele Salvo che con tra ironia e tragicità, certamente con destrezza, ripercorre le vicende artistiche ed esistenziali della leggendaria cantante francese Visi noti fra i presenti: gli attori Andrea Giordana Sandra Collodel insieme a Paolo Lanza, Gianluigi Fogacci, Stefania Papirio, il giornalista Giovanni Anversa con l’architetto Maurizio Prenna, i registi Daniele Falleri ed Enrico Maria Lamanna e Eleonora Ivone moglie del regista Angelo Longoni. Erano presenti, seduti in prima fila, i coniugi Fausto e Lella Bertinotti la coppia Imma Battaglia e Eva Grimaldi Fiamma Satta e gli attori Cristina Golotta e Rocco Castel Il tempo è fermo, anzi, è muto, come l’orologio senza lancette in scena. Del resto, la Piaf è un’artista senza tempo. La macchina del fumo crea una nebbiolina in scena e in sala, profumata come le ciprie di una volta, che avvolge il pubblico in una atmosfera di altri tempi. La scenografia di Fabiana Di Marco porta il pubblico in una dimensione distante.
Ad interpretare un malconcio usignolo con ali compromesse è Melania Giglio, da poco tornata da Torino dove ha preso parte alla presentazione dell’ultimo film di Roberta Torre – ‘Riccardo va all’Inferno’, con Massimo Ranieri, che con la sua interpretazione teatrale e canora ce la restituisce con la forza e la dolenzia.
In scena Martino Duane interpreta un ardito ed angosciato Bruno Coquatrix. L’amico impresario e direttore dell’Olympia di Parigi tra carezze, canzoni, ricordi e qualche sfuriata ben fatta, vuole aiutare la sua cantante, ma ha bisogno anche del suo di aiuto: solo la Piaf può salvare il teatro sull’orlo del crack finanziario e solo il teatro e la musica possono salvare la Piaf sull’orlo del baratro Proprio con petit robe noire la Piaf-Giglio si congeda con un’ottima interpretazione del famosissimo brano ‘Non, je ne regrette rien’.
Il pubblico applaude entusiasta, scrosci di mani che non finiscono. C’è chi urla ‘Brava!’ .
La Giglio ci fa credere di essere la Piaf, il pubblico così caloroso, credo, possa averlo fatto credere per un attimo anche a lei.
Dal palco la Giglio ringrazia Silvano Spada, proprietario e direttore artistico che insieme alla direttrice organizzativa Carmen Pignataro e alla produzione di Marioletta Bideri, di Bis Tremila S.r.l hanno reso reale questo lavoro.
La serata è continuata: gli ‘amici del teatro di Via Giulia’ si sono ritrovati insieme alla compagnia per brindare al successo della prima, sulle note di un altro grande amico, l’attore Pierfrancesco Poggi che ha improvvisato canzoni alla chitarra nella champagnerie interna all’Off/Off Theatre.
Foto di Marco Portanova
Barbara Lalle