La maggioranza trasversale che sostiene il disegno di legge sul biotestamento supera al Senato la prova del voto segreto. E respinge con un margine piuttosto ampio anche gli emendamenti più controversi come quello sull’ idratazione e la nutrizione del malato terminale, con una ‘forchetta’ di ‘no’ a scrutinio segreto che oscilla tra i 144 e i 168 voti.
A nulla valgono gli interventi e gli appelli a ripensarci lanciati ai colleghi da Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello (Idea), che con Maurizio Sacconi, Maurizio Gasparri e Maria Rizzotti, sono i più agguerriti contestatori del provvedimento. In Aula, ogni forza politica vota come da copione senza sorprese. Il presidente di turno Roberto Calderoli riesce a gestire i lavori d’Aula con ritmo incalzante, senza sbavature, finendo prima del tempo.
La seduta si chiude alle 20, invece che alle 22 come previsto. Si riprende alle 9.30 con le dichiarazioni di voto e il voto finale.