Quando l’accordo sarà siglato, se mai lo sarà, Ferrero salirà sul podio dei produttori di dolciumi negli Stati Uniti, dietro solo a Hershey e Mars, due colossi del settore. Ed è superfluo aggiungere che il mercato di cioccolato e caramelle in America è un Eldorado per le aziende dolciarie. Bisognerà vedere se ha ragione il ‘New York Post’ e le sue fonti non specificate, o se invece il ‘no comment’ dei protagonisti dell’asta pende più dalla parte della proposta che non avrà seguito. Secondo il quotidiano americano, Ferrero sarebbe pronta a sborsare 2 miliardi di dollari per rilevare dalla Nestlè la divisione che si occupa di barrette di cioccolata: una società che ha un bel ventaglio di marchi noti ai golosi, come Kit Kat, Butterfinger e Crunch.
Solo per restare agli ultimi colpi messi a segno all’estero, Ferrero ha arricchito il suo bouquet con le nocciole della turca Oltan, i cioccolatini dell’inglese Thorntons e i biscotti da gourmet della belga Delacre.
Nel quartier generale di Alba impera il massimo riserbo, indispensabile quando si parla di trattative miliardarie. Il closing dell’affare da due miliardi è atteso a metà gennaio. Ancora poche settimane per sapere se la conquista dell’America da parte di Ferrero sarà completata.