Diverse tunisine hanno infatti denunciato che il loro viaggio nella monarchia sunnita del Golfo è stato rinviato dallo staff della Emirates, e alcune di loro sono state sottoposte a controlli ulteriori dei loro visti. Gli Emirati si sono giustificati affermando che si tratta di “misure di sicurezza” indispensabili.

E’ da venerdì scorso che è in vigore un divieto di imbarco per le tunisine, di qualsiasi età, su tutti i voli di Emirates nel mondo. Gli Emirati avrebbero riferito alle autorità tunisine di essere possesso di informazioni di intelligence secondo cui tra i foreign fighter di ritorno da Siria e Iraq, potrebbero esservi donne con passaporto tunisino, intenzionate a colpire nel Paese del Golfo.

La portavoce della presidenza tunisina, Saida Garrach, ha spiegato la posizione del Paese: ‘La Tunisia comprende le preoccupazioni degli Emirati, ma non può accettare il modo in cui sono state trattate le donne tunisine’.

Il ministero degli Esteri degli Emirati, Anwar Gargash, su Twitter ha scritto: ‘Siamo in contatto con i nostri fratelli tunisini su informazioni che riguardano la sicurezza e che hanno richiesto misure specifiche e temporanee’.

Ma la chiusura di Tunisi degli scali ai voli Emirates non basta alle donne tunisine che hanno invaso la pagina facebook della Emirates Airlines riempiendola di critiche e di inviti al boicottaggio e lanciato proteste in rete con diversi hashtag tra cui #Nowomennofly.