Le forze egiziane hanno aumentato le misure di sicurezza e i controlli nelle chiese e nelle moschee in vista del Natale ortodosso del 7 gennaio prossimo. Secondo quanto riferisce il quotidiano statale “al Gomhuria”, le autorita’ hanno inviato rinforzi militari e le teste di cuoio per aiutare la polizia a proteggere i luoghi di culto mediante checkpoint congiunti e pattuglie mobili. Nuovi metal detector sono stati installati negli ingressi principali delle chiese, mente i veicoli della polizia sono stati posti nelle vicinanze. Misure simili sono state adottate nella Basilica di Eliopoli, a nord nord-est del Cairo, per la messa del 25 dicembre. I copti in Egitto costituiscono la piu’ grande comunita’ cristiana del Medio Oriente, nonche’ la piu’ grande minoranza religiosa della regione, rappresentando circa il 15 per cento della popolazione egiziana. La maggior parte dei cristiani aderisce alla Chiesa ortodossa copta; il resto del gruppo e’ diviso tra la Chiesa cattolica copta e varie confessioni cristiane protestanti.
Lo scorso 22 dicembre, un gruppo di facinorosi ha fatto irruzione nel sito di una chiesa copta ortodossa nella citta’ di Atfih, ex roccaforte dei Fratelli musulmani nel governatorato di Giza, in Egitto. Lo ha denunciato l’arcivescovato di Atfih, secondo quanto riferisce il quotidiano locale “Al Masry al Youm”. “La chiesa Principe Tadros, nel villaggio di Wasleen nella citta’ di Atfih, e’ stata attaccata ieri da centinaia di persone che si sono radunate davanti all’edificio, scandendo slogan ostili e facendo irruzione nel luogo di culto, distruggendo i locali e aggredendo i cristiani presenti all’interno”, ha riferito l’arcivescovato. “Le forze di sicurezza hanno disperso gli assalitori, mettendo in sicurezza la zona; i feriti sono stati trasferiti all’ospedale di Atfih”, prosegue l’arcivescovato. Il gruppo che ha attaccato la chiesa sosteneva che il luogo di culto non fosse in regola e non avesse i permessi necessari. Per oltre 15 anni i cristiani si sono radunati in questo sito per pregare, senza tuttavia avere uno status giuridico chiaro. Dopo l’emanazione della Legge sulla costruzione delle chiese, l’arcivescovado ha presentato ufficialmente i documenti per legalizzare la chiesa. Atfih, ex bastione dei Fratelli Musulmani, ha visto in passato diversi gravi scontri tra forze di sicurezza e gruppi islamisti che ancora controllano il territorio.