L’evacuazione di civili in condizioni di salute critiche residente in Ghouta orientale, il sobborgo ribelle alle porte della capitale siriana, Damasco, dovrebbero continuare anche oggi. Negli ultimi due giorni, almeno 16 malati sono stati evacuati dalla Mezzaluna Rossa siriana e dal Comitato internazionale della Croce Rossa (ICRC). “La maggior parte soffre di cancro, malattie croniche e malattie cardiache”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Afp, Ingy Sedki, portavoce in Siria dell’ICRC.
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa TASS, oggi le forze armate di Mosca hanno “assistito” le autorita’ siriane nell’evacuazione di 111 persone dalla zona, tra cui 29 “malati gravi”, insieme alle proprie famiglie. All’inizio di dicembre, Jan Egeland, consigliere umanitario per le Nazioni Unite in Siria e capo del Consiglio norvegese per i rifugiati, aveva invitato le potenze mondiali a collaborare per organizzare l’evacuazione di almeno 500 malati, tra cui 167 bambini, dall’area di Ghouta est. Al momento, almeno quasi 400mila civili sono assediati in Ghouta orientale dalle forze fedeli al governo di Damasco.
Quest’area, una delle ultime roccaforti della ribellione contro Assad, e’ una delle quattro “zone di de-escalation” individuate a maggio dalla Russia e dall’Iran, alleati del regime, e dalla Turchia, che sostiene i ribelli. L’obiettivo era cercare di raggiungere una tregua duratura in Siria, devastata da una guerra distruttiva dal 2011, che ha ucciso oltre 340mila persone.