Resterà in carcere almeno per altri due giorni la 16enne Ahed Tamimi, l’adolescente palestinese arrestata il 19 dicembre scorso dopo che online era stato diffuso un video in cui la si vedeva schiaffeggiare due soldati israeliani vicino alla casa della sua famiglia. A deciderlo è stato un tribunale militare israeliano, per dare ai giudici il tempo di decidere se debba essere rilasciata su cauzione in vista del processo, come chiedono i procuratori. L’avvocata della giovane, Gaby Lasky, ha affermato in tribunale che proseguire la sua detenzione sia una violazione delle convenzioni internazionali, perché Tamimi è minorenne. La ragazza è stata incriminata per 12 capi d’imputazione, tra cui aggressione, e potrebbe affrontare una lunga pena carceraria, se fosse condannata.
E’ stata arrestata per gli stessi fatti anche la madre della 16enne, Nariman, così come una cugina di 20 anni, Nour Tamimi. Quest’ultima è stata liberata su cauzione il 5 gennaio. Ahed già in precedenza era stata coinvolta in una serie di incidenti e numerose fotografie diffuse online la mostrano mentre affronta soldati israeliani. Per molti palestinesi è diventata un’icona della lotta per i loro diritti.