La non corrispondenza alla realtà dei fatti a quanto rappresentato nell’offerta non può non riverberarsi sulla validità della decisione finale’, è quanto si legge nel ricorso del governo alla Corte di giustizia dell’Unione europea sulla vicenda dell’assegnazione della sede dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, ad Amsterdam.
L’atto, che si compone di 18 pagine ed è stato depositato ieri sera poco dopo le 22 in via telematica, poggia su un motivo unico di ricorso: sviamento di potere per difetto di istruttoria e travisamento dei fatti. Il governo chiede alla Corte Ue di utilizzare i propri poteri istruttori per appurare, con ancora maggiore dettaglio, l’effettività della situazione di fatto e quindi di annullare la decisione e di assegnare la sede a Milano.