‘Carta Bianca’ con Bianca Berlinguer che, disinformata, non rintuzza Di Battista sui pomodori pachino…

A ‘Cartabianca’, condotta da Bianca Berlinguer, in  onda su Rai Tre, insieme ad altri era ospite Alessandro Di Battista e, tra altri argomenti viene toccato il caso Embraco e le delocalizzazioni,   di come viene usato, impropriamente, il costo prodotto. Di Battista dopo un bla, bla, bla cita il caso dei pomodori Pachino che, a suo dire, provenivano dal Camerun ed erano acquistati grazie ad un prezzo minore. Parliamo di una fake news, acclarata e conclamata, visto che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che è partita da giorni una  campagna di promozione del Pomodoro di Pachino Igp,  e del ciliegino siciliano,  in migliaia di punti vendita della grande distribuzione organizzata in Italia. L’iniziativa, promossa dal Ministero, è stata realizzata dall’organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, con la collaborazione delle più importanti catene della gdo.

È un segnale importante di attenzione,  ha dichiarato pochi giorni fa  il Ministro Maurizio Martina,   alla produzione agricola siciliana, perché con questa campagna i consumatori potranno riconoscere con più facilità i pomodori di Pachino e scegliere così di sostenere il lavoro degli agricoltori. C’è stata una reazione positiva e tempestiva della grande distribuzione per valorizzare e promuovere meglio il prodotto di stagione italiano.

Ricordiamo che in  Italia non è mai arrivato il  pomodorino dal Camerun.  Era una fake news quella pubblicata da alcune testate giornalistiche. Dopo aver disposto controlli all’Ispettorato repressione frodi e all’Agenzia delle dogane, il ministero dell’Agricoltura lo ha accertato: che il pomodorno ciliegino Pachino Igp, famoso in tutto il mondo, arrivi dall’Africa è una bufala. La polemica, dunque, scoppiata nei giorni scorsi riguardo a presunto pomodorino camerunense in vendita proprio a Pachino, dove gli agricoltori sono in crisi per l’arrivo in Italia di prodotti concorrenziali stranieri, partirebbe da una notizia senza fondamento.

È lo stesso ministro Maurizio Martina a riferirlo ai parlamentari del territorio, tra i quali la componente della commissione Agricoltura a Bruxelles Michela Giuffrida: ‘Gli agricoltori di Pachino hanno bisogno di sostegno, non di false informazioni come quella della presunta invasione di pomodori dal Camerun alimentata da alcune forze politiche’, attaccava la parlamentare catanese. Che spiega: ‘Dai controlli straordinari disposti dal Ministro Martina è emerso che dal Camerun non è stato importato nemmeno un pomodoro’.

I problemi sono altri,   precisò Giuffrida,  a partire dalla necessità di dare più valore a chi produce e che oggi si trova in difficoltà.  Per questo è importante cogliere la disponibilità della Grande distribuzione, sollecitata dal ministero delle Politiche agricole, di dedicare una promozione ai pomodori della nostra terra. Poi l’affondo della europarlamentare dem: ‘Per proteggere il reddito di chi vive di agricoltura bisogna continuare a intervenire con azioni serie. Non basta la propaganda urlata di questi giorni. C’è differenza tra chi lavora seriamente, a Roma come a Bruxelles, e chi lancia allarmi basati su niente. E questo gli agricoltori per primi lo sanno bene’.

I punti sono due:  a Bianca Berlinguer sfugge questa notizia che, da un punto di vista giornalistico, è una grave carenza professionale, perchè non è pensabile, per chi conduce una trasmissione a ridosso delle elezioni, possano sfuggire questi importanti ‘dettagli’ dando spazio alla incompetenza di un pentastellato,  senza rintuzzarlo con dati certi.

Il secondo punto è la inappropriatezza dei Cinque Stelle e del propagantista Di Battista, la cui  incompetenza fu già dimostrata nel referundum costituzionale. La cosa preoccupa molto perchè dimostra, ancora una volta, la non affidabilità del, un tempo movimento, oggi partito, dei Cinque Stelle.

Interessante la considerazione di Eugenio Scalfari su Luigi Di Maio che definisce un ‘furbo’ che ha traghettato il Movimento Pentastellato a divenire ‘partito’. Ovviamente non si sofferma sulla ‘possibilità’ che Di Maio possa essere un niente altro che un ‘pupetto’.

Simpatico e ridicolo, poi, Di Battista che attacca il  Berlusca affermando che non distingua la lira dall’euro. Da sottolinare perchè, è riconducibile ad una pozzanghera, leggi Di Battista, che critica il mare, leggi Berlusconi. Non parlo, sia chiaro, non solo dal punto di vista politico…

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