65 milioni di euro: questo il valore dei beni che sono stati confiscati dagli uomini della Dia di Napoli ad esponenti del clan dei Casalesi. Il personale del centro operativo della Direzione investigativa antimafia ha eseguito i provvedimenti emessi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), a seguito della proposta formulata dalla locale Procura e dal direttore della Dia, nei confronti degli imprenditori Gaetano Iorio, detenuto, e Aldo Bazzini, e di Pasquale Zagaria, fratello del capo clan Michele.
Immobili, polizze, libretti postali, obbligazioni, polizze vita, e ancora auto, conti correnti, partecipazioni societarie: sono solo alcuni dei beni che la Dia ha messo sotto sequestro. Secondo l’accusa, Pasquale Zagaria, arrestato per associazione camorristica, ha guadagnato spazi e ruoli all’interno del clan dei Casalesi grazie al fratello, il capo cosca Michele, recentemente arrestato dopo una lunga latitanza. Zagaria si occupava del controllo del reimpiego di denaro di provenienza illecita non solo nel territorio campano ma anche in altre regioni, in particolare in Emilia Romagna e Lombardia dove sono stati rilevati significativi contatti con il locale tessuto imprenditoriale e in particolare con uno dei tre destinatari del provvedimento di confisca, l’imprenditore Aldo Bazzini. Gaetano Iorio, dal canto suo, risulta essere un noto esponente del clan. Secondo la Dia “grazie a questa sua piena affiliazione nel giro di pochi anni ha avuto una rapida ascesa sotto il profilo imprenditoriale, sia nel settore dell’edilizia che in quello del calcestruzzo”.