E’ ripreso stamattina per l’ omicidio di Sarah Scazzi, che vede imputate Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano. Le due donne, possono seguire il dibattimento del processo in Corte d’Assise, accanto ai loro difensori e non rinchiuse in gabbia come era avvenuto nel corso della prima udienza una settimana fa. A disporlo, il presidente della Corte, Rosa Trunfio, accogliendo la richiesta avanzata dagli avvocati delle due donne (Franco De Jaco e Luigi Rella per Cosima e Nicola Marseglia per Sabrina). Nelle pause dei lavori, ad esempio come per la camera di consiglio in corso in questo momento, le due imputate, accusate entrambe di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, verranno custodite dalla polizia penitenziaria “secondo le modalità più idonee”, ha detto la presidente. “Non ci sono le cautele ostative per questo provvedimento”. Questa mattina, sono presenti tra gli imputati anche Michele Misseri, accusato di concorso in soppressione di cadavere e altri reati minori, e il nipote Cosimo Cosma, accusato di concorso in soppressione di cadavere. Assenti gli altri. Finora non sono presenti, al contrario della volta scorsa, i familiari della vittima, la madre Concetta Serrano Spagnolo, il padre Giacomo Scazzi e il fratello Claudio. L’accusa è rappresentata dal procuratore capo Franco Sebastio, dall’aggiunto Pietro Argentino e dal pm Mariano Buccoliero. Intanto la Corte di Assise, composta dal presidente, da un giudice a latere e da sei giudici popolari (cinque donne e un uomo), si è ritirata in camera di consiglio per deliberare sulle ammissioni delle fonti di prova, dell’elenco dei testimoni e sulla richiesta di trascrizione integrale delle intercettazioni ambientali e telefoniche presentata dagli avvocati della difesa. Stamane i difensori di Sabrina hanno depositato una decina di lettere inviate dal padre alla giovane imputata. Oggi è prevista la deposizione da parte di tre importanti testimoni, Ivano Russo, il giovane che, secondo l’accusa, avrebbe rappresentato il movente del delitto, poiché , secondo l’accusa, Sabrina sarebbe stata “ossessionata” dall’interesse per il giovane e gelosa delle attenzioni che quest’ultimo avrebbe riservato alla piccola Sarah, ma saranno ascoltate anche due amiche comuni di Sabrina e della vittima e cioè Stefania De Luca e Angela Cimino, che avrebbero in qualche modo assistito alla tensione che negli ultimi tempi avrebbe caratterizzato i rapporti tra le due ragazze. La presidente ha chiesto alle difese di esprimere la loro posizione riguardo ad alcune integrazioni probatorie presentate negli ultimi giorni dalla pubblica accusa.
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