“Quello che, spudoratamente, si sta celando tra le maglie del Decreto che il Governo si appresta a varare sul tema delle liberalizzazioni, è l’intenzione di favorire alcuni gruppi economici che vogliono affacciarsi nel settore del trasporto privato, a costo zero e servendosi poi, una volta insediatisi, di una manodopera sempre a basso costo, formata da dipendenti extracomunitari in via d’addestramento”. Così l’Onorevole Domenico Scilipoti, Segretario del Movimento di Responsabilità Nazionale, in riferimento all’appoggio manifestato agli aderenti ai presidi dei tassisti che, da Milano a Roma, chiedono a gran voce un passo indietro sul tema delle cosiddette liberalizzazioni, come previste dalla fase II del Decreto “salva- Italia”. “Sono molto perplesso – continua l’Onorevole Scilipoti – sui presunti vantaggi che si trarrebbero dalle liberalizzazioni, poiché appaiono misure insufficienti per il rilancio dell’economia del Paese, puntando a stritolare dal basso settori come quello dei taxi facendo ricadere su questi lavoratori sacrifici di fatto raddoppiati”. “Siamo sicuri – si domanda il Deputato MRN – che queste misure incidano sul risanamento dei conti pubblici, permettendo il rilancio del PIL?”. “Se la motivazione che spinge a liberalizzare il settore taxi è quella di diminuire le tariffe, l’esperienza di città come Barcellona e New York, entrambe realtà liberalizzate, dimostrano l’esatto contrario”. “E’ comunque evidente che l’era politica di austerità inaugurata dal Governo Monti, che non ha prodotto effetti sullo spread ma che con la manovra prenatalizia ha generato esiti depressivi per il Paese, non intende colpire né le Corporazioni e neppure i privilegi dei Poteri Forti”.
Ufficio Stampa
On. Dott. Domenico Scilipoti