Un amministratore delegato delle banche italiane può guadagnare oltre 100 volte lo stipendio medio di un bancario del suo gruppo, che deve così lavorare tre vite per avere la stessa retribuzione annuale. Uno studio del sindacato First Cisl fa i conti in tasca ai vertici degli istituti di credito italiani – da Carlo Messina di Intesa a Jean Pierre Mustier di Unicredit, fino agli Ad delle banche minori – e segnala multipli fra i salari dei dipendenti e quelli dei vertici che in alcuni casi raggiungono le 40, 50 e appunto 122 volte. Per il segretario FIrst Giulio Romani ‘ci vuole subito una legge’ del nuovo governo per stabilire un tetto e soprattutto legare le retribuzioni dei manager a obiettivi di carattere sociale in un arco temporale di medio lungo termine.
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