Mentre in Italia si dilatano ancora i tempi per la formazione del nuovo governo si fa sentire l’Europa, preoccupata che il contratto Lega-M5s  modifichi sostanzialmente la gestione degli sbarchi e dell’accoglienza. ‘Speriamo che non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria’, commenta il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos che  è tornato anche a lodare l’Italia per quanto fatto, ricordando, tra l’altro, che il Paese è tra gli Stati che hanno il maggior sostegno dall’Ue.

Per Salvini però le parole del commissario restano un’inaccettabile interferenza. L’ennesima da parte di non eletti. ‘Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo,  tuona il leader del Carroccio, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti.

Ma quella dei migranti non è l’unica questione che tiene sulle spine Bruxelles. Il capitolo ‘conti’, solleva l’intervento del vicepresidente della Commissione. ‘Il governo che verrà dovrà continuare nell’opera di risanamento per ridurre deficit e debito, rimanendo nei binari per la stabilità finanziaria’, sottolinea Dombrovskis, avvisando Roma che indipendentemente dall’esecutivo che ci sarà, l’Unione chiederà il rispetto degli impegni europei. D’altra parte, segnala l’esponente comunitario, quello dell’Ue è lo stesso approccio di Mattarella.

Le raccomandazioni di Dombrovskis  arrivano peraltro nel giorno stesso in cui Bankitalia segnala il record del debito delle Amministrazioni pubbliche, aumentato a marzo di 15,9 miliardi rispetto al mese precedente.

L’Europa assicura in ogni caso che il nuovo premier, chiunque sia, sarà trattato al pari degli altri: ‘Avremo un nuovo primo ministro italiano che si unirà al club degli altri leader in giugno con un mandato che deriva da elezioni democratiche. Dovremo gestire insieme le sfide europee come facciamo con altri leader europei e non tutti sono perfetti’.