Giornata di gala per il secondo italiano in lizza: Matteo Garrone torna a Cannes per la terza volta nella rassegna ufficiale e promette di spiazzare molti dei suoi numerosi estimatori all’estero con un film tanto personale quanto diverso da ‘Gomorra’ e ‘The Tale of Tales’. In termini di celebrità, il più timido Garrone dovrà vedersela a distanza con John Travolta che arriva a Cannes da divo consumato.
– DOGMAN di Matteo Garrone con Marcello Fonte, Edoardo Pesce e Alida Baldari Calabria. IN CONCORSO. L’ispirazione viene da lontano, da un brutale fatto di cronaca nella Roma degli anni ’80 (RPT ’80). Ma il racconto di Garrone si distacca presto dal reale per disegnare una storia di frustrazione e vendetta che in qualche modo si apparenta al ‘borghese piccolo piccolo’ di Vincenzo Cerami. Qui il timido Marcello, parrucchiere per cani, si fa trascinare in un vortice di sudditanza, amicizia, criminalità e alla fine atroce vendetta, dal suo amico Simoncino, ex pugile con la passione della cocaina. Una storia a forti tinte in cui il simbolo della forza, dell’amicizia e dell’imprevedibile reazione è l’alano accudito da Marcello.
– BURNING di Lee Chang-Dong con Yoo Ah In, Steven Yeun e Jong-seo Jun. IN CONCORSO. Il maestro del racconto sentimentale coreano illumina di tinte più forti e tragiche il suo tema più consueto: la nascita dell’amore e il dolore della perdita. Fattorino a domicilio, Jongsu ritrova per caso un’amica di gioventù (Haemi) che ben presto gli affida il suo gatto mentre parte per una vacanza in Africa. Quando torna con un misterioso compagno al seguito (Ben), lo smarrito Jongsu viene coinvolto da costui in un gioco pericoloso.
– WHITNEY di Kevin MacDonald. FUORI CONCORSO. Sei anni dopo la sua tragica morte, la cantante più ascoltata e venduta nel mondo, Whitney Houston rivive nella meticolosa narrazione-indagine di un autore che attraverso il documentario costruisce da sempre ritratti personali di protagonisti fuori dal comune. Oltre le chiacchiere e gli scandali, ecco la donna di ‘I Will Always Love You’.
– I MORTI E GLI ALTRI di Joao Salaviza e Renée Nader Messora con Henrique Ihjc Kraho e Raene Kt Kraho. UN CERTAIN REGARD. Sospeso tra il documento visivo (gli attori sono i veri protagonisti della storia) e la fiaba magica, è il racconto di come il giovane aborigeno Ihajc, ossessionato dal fantasma del padre a cui deve rendere l’onore del funerale rituale, rifiuta il suo destino di sciamano, scappa dalla foresta nel nord del Brasile e cerca rifugio in città. Dove capirà quanto è duro per un indio della foresta farsi accettare nella società cosiddetta “civile”.
– INCONTRO CON JOHN TRAVOLTA. Terzo attesissimo incontro con protagonisti della scena divistica. Dopo Christopher Nolan è la volta del ballerino della ‘Febbre del sabato sera’ e del killer di ‘Pulp Fiction’ a raccontarsi in prima persona. Un faccia a faccia con la critica e i fan che già ora è atteso come l’evento della giornata.
– MIRAI di Mamoru Hosoda. QUINZAINE DES REALISATEURS. Viaggio nel tempo per il piccolo Kun che si rifugia in giardino all’ombra di un albero magico quando l’attenzione dei genitori è tutta per la sua sorellina appena nata. L’albero lo farà viaggiare in un universo sospeso in cui Kun incontra i protagonisti di tutta la sua vita presente e futura, a cominciare dalla mamma quando era ancora bambina. La nuova frontiera dell’animazione giapponese.
– THE PLUTO MOMENT di Ming Zhang con Miya Muqi, Hailu Qin, Xue-bing Wang. QUINZAINE DES REALISATEURS. Città e campagna, trasformazione sociale, perdita dell’identità comunista della Cina rivoluzionaria, scoperta di un mondo nuovo in cui la tradizione cinese ritrova le radici. Tutto questo racconta il film dell’esperto regista cinese.
– GUY di e con Alex Lutz e con Tom Dingler, Pascale Arbillot. SEMAINE DE LA CRITIQUE. Giornalista e documentarista emergente, Gauthier scopre di avere un padre fino ad allora sconosciuto: il cantante confidenziale Guy Jamet che ha avuto la sua ora di gloria negli anni ’60 e adesso cerca di ritrovare la sua popolarità. Gauthier si mette allora sulle sue tracce col pretesto di girare un documentario sulla nuova tournée di Guy nella provincia francese.